Antony: “Non vedevo l’ora di giocare nello United. Grato al club. Darò tutto in ogni partita”
Il nuovo attaccante del Manchester United,
Antony, ha parlato a Sky Sports.uk, analizzando le sue prime settimane con i Red Devils. Queste le sue parole:
"Ero solo un umile ragazzo di una favela che non aveva le pantofole con cui giocare, che non aveva una stanza, dormiva sul divano. Abitavo in mezzo alla favela, a venti passi da casa c'era un punto droga, davanti casa mia. A volte stavi guardando una partita la domenica e c'era un odore di cannabis che entrava in casa. C'erano volte in cui i miei genitori, mio fratello e mia sorella si abbracciavano e piangevano per le nostre vite. Ci sono stati momenti, nel cuore della notte, in cui stavamo tirando fuori l'acqua, con la casa allagata, ma abbiamo continuato a mostrare un sorriso". Aveva un piano per fuggire da tutto questo ed era il calcio? "Mi è sempre piaciuto molto il calcio. Mio fratello è sempre stato con me ad insegnarmi a dribblare con la palla e ora è ancora con me, si prende cura della mia carriera, quindi ho sempre avuto quel piano: essere un giocatore, essere un giocatore. Non ho mai avuto nessun altro piano". Ci racconti il suo arrivo in Europa. "Sono arrivato all'Ajax solo durante la pandemia. È stato difficile uscire senza mio figlio, ho perso i suoi primi passi... ho visto solo un video, ma è il sacrificio che facciamo, il prezzo che dobbiamo pagare. Non me ne pento, per me è dargli un futuro migliore, così che possa essere orgoglioso. Per quanto abbia pianto di notte pensando a lui, penso che ne valga la pena. Ora mi è vicino, felice e sta bene". La sua estate invece com'è stata? "Difficile, ero ansioso, non vedevo l'ora di arrivare ai Red Devils, di indossare la maglia. C'erano notti in cui non potevo parlare e ci sono stati anche momenti difficili all'Ajax. Lo sanno tutti, sono stato in contatto con loro e sono grato per la loro tenacia, per la loro fiducia e per avermi voluto far firmare dandomi la speranza che fosse possibile. Sono molto contento". Esordio con gol: "Quando ho visto la palla in rete e la gente che urlava, è stato molto emozionante. L'obiettivo era per la mia famiglia e per i tifosi". Foto: Instagram United