ARAMU, LA PRIMA VOLTA NEL DESTINO
Dal Torino ad avversario dei granata, la storia di
Mattia Aramu è davvero segnata dal destino. Ma andiamo con ordine. Minuto 80 di
Venezia-Torino: un fallo in area di
Dijdji porta al calcio di rigore per i lagunari. Dal dischetto va l’attaccante classe ’95. Oltre alla possibilità di riportare la gara sul pari, quel tiro dagli undici metri ha un doppio valore per l’attaccante. Mattia è infatti cresciuto calcisticamente proprio nel Torino: ben sedici anni lo hanno legato ai granata, con diverse esperienze nel mezzo in prestito che gli sono servite per fare gavetta. In particolare l’avventura al Livorno gli è valsa una chance in prima squadra con il Toro e l’esordio dal primo minuto in Serie A contro il Pescara (21 settembre 2016). Dopo quella stagione Mattia però non si fermerà più in Piemonte. Il prestito alla Virtus Entella in Serie B e la cessione definitiva alla Robur Siena segneranno definitivamente la fine del legame con il club di Cairo dopo una parentesi iniziata nel lontano 2003. In Serie C con i toscani realizza complessivamente sette reti ma la vera svolta della sua carriera arriva nel 2019, con l’accordo contrattuale siglato con il Venezia. Dal quel momento Aramu sarà tra i protagonisti del ritorno dei lagunari in Serie A, una trafila che dopo tre anni lo ha riportato a Torino, questa volta da avversario. Questo però non è bastato e il destino ha voluto far sì che a calciare quel rigore fosse proprio lui. Nonostante il pallone pesasse per tutti questi motivi, Aramu non si è lasciato condizionare dalle emozioni e dal suo passato. Il primo gol in Serie A della sua carriera ha un sapore speciale. Nessuna esultanza per rispetto della sua ex squadra e le braccia in alto per scusarsi.
Nel postpartita Mattia ha dichiarato di aver realizzato un sogno, anche se probabilmente avrebbe preferito realizzarlo non proprio contro il club che più di tutti ha contribuito alla sua formazione calcistica. FOTO: Instagram personale Aramu