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Arrivabene, meglio il silenzio. E Landucci parla di DNA: meglio spiegare la tattica (che non c’è)

19.09.2022 | 00:03

Nel giro di pochi giorni Maurizio Arrivabene è passato da un “lo paghi tu un altro allenatore?”, parlando dell’eventuale sostituto di Allegri e specificando poi che era una battuta, a “esonerare l’allenatore ora sarebbe una follia”. Non sappiamo se l’ultima fosse una battuta oppure una cosa seria, sinceramente abbiamo perso il controllo dell’amministratore delegato della Juve. È nuovo di calcio, e si vede, ma dovrebbe memorizzare un concetto fondamentale: è più folle vedere questa squadra arrancare, senza un’idea di gioco da 15 mesi, ovvero da quando è arrivato Max Allegri. Al posto di Arrivabene, se questo è il risultato, avremmo preferito il silenzio, un bel velo pietoso da stendere perché la gente non è stupida, sa guardare e giudicare e non si fa certo ipnotizzare dalle parole. Arrivabene dovrebbe intuire un concetto: qui il problema non è il disastro economico che porterebbe un esonero in rapporto a un contratto in scadenza nel 2025 e da 9 milioni a stagione, bonus compresi. Il problema è il fallimento tecnico tuttora in corsa, non ci sarebbe mercato faraonico in grado di dare un gioco decente se mancano le idee. I pochi sostenitori del concetto “Allegri ha troppi assenti” dovrebbero memorizzare un’altra cosa: anche con 11 ragazzi, non è questo il caso, bisognerebbe dare un’idea di organizzazione. Peggio ancora Landucci, il vice storico di Allegri, che ha addossato il tutto all’espulsione di Di Maria semplicemente perché ha lasciato la squadra in dieci, come se prima la Juve non fosse stata – come al solito – inguardabile. Landucci difende la pagnotta, parla di DNA e si tratta di un discorso senza senso. Qui non c’entra il DNA, bisognerebbe parlare del gol preso e dell’organizzazione difensiva, neanche quella decente. E soprattutto bisognerebbe spiegare la tattica che non c’è e mai c’è stata, se non la giocata di un singolo. Ecco, se avesse fatto questo Landucci avrebbe dato un senso alle sue dichiarazioni. E non c’è bisogno che opinionisti con il DNA (quello sì) bianconero vengano strapagati per mettere la polvere sotto il tappeto. La gente, ripetiamo, sa capire da sola e non ha bisogno della lezioni di soloni che respingono la palla dall’altra parte per non affrontare il problema. E il problema non è serio, di più, al punto che – gentile Arrivabene – la follia è soltanto quella di accettare una situazione del genere che costa un occhio della testa.

Foto: Twitter Juventus