Arsenal e Dinamo Kiev: ecco le avversarie di Milan e Lazio ai raggi X
23.02.2018 | 14:15
Urna di Nyon a due facce per le italiane qualificate agli ottavi di finale di Europa League: la Lazio di Inzaghi ha pescato gli ucraini della Dinamo Kiev, mentre il Milan di Gattuso se la dovrà vedere con la corazzata Arsenal. Sia biancocelesti che rossoneri giocheranno l’andata in casa (in programma il prossimo 8 marzo), mentre il ritorno (previsto per il 15 marzo) verrà disputato in trasferta. Andiamo ad analizzare le due avversarie di Milan e Lazio.
ARSENAL
Urna tutt’altro che benevola per il Milan, che dovrà cercare la qualificazione ai quarti di Europa League contro l’Arsenal. Una doppia sfida affascinante, dal profumo della Champions League considerato il passato glorioso di entrambe le società. Guardando al passato, sono ben 6 gli incroci fra i rossoneri e il club londinese. Il primo risale alla stagione ’94-’95, in Supercoppa UEFA: l’andata a Londra terminò 0-0, il ritorno invece vide il trionfo rossonero per 2-0 con gol di Boban e Massaro. E conseguente trofeo portato in Italia. Per vedere di nuovo questa sfida serve fare un salto in avanti fino al 2007/2008, ottavi di Champions League. L’andata a Londra terminò ancora 0-0, il ritorno invece vide il successo dei Gunners a Milano per 0-2 con gol di Fabregas e Adebayor. Milan eliminato e Arsenal ai quarti. Quindi la Champions del 2011-2012: l’andata a Milano fu un trionfo, 4-0 con reti di Boateng, Ibrahimovic e un doppio Robinho. Il ritorno creò non pochi problemi ai rossoneri che persero 3-0 a Londra dove segnarono Koscielny, Rosicky e Van Persie. Presentare l’Arsenal attuale diventa quasi superfluo, considerando la notorietà che il club inglese ricopre a livello mondiale. I Gunners di Wenger, come noto, sono una squadra solida, con un buon centrocampo e un ottimo reparto avanzato, ma che da tradizione concedono parecchio in difesa. Non è certamente un’avversaria da sottovalutare, dati anche gli alti valori tecnici presenti in rosa. Un aspetto positivo è l’assenza di Lacazette, che quasi sicuramente non sarà presente per la sfida di andata, l’8 marzo a San Siro. Inoltre, anche il tanto atteso e corteggiato ex Aubameyang non sarà della partita, in quanto non eleggibile per le competizioni europee. Il pericolo numero 1 per la difesa rossonera sarà sicuramente Mesut Ozil: il fantasista tedesco potrebbe creare parecchi problemi tra le linee, specie con i suoi assist al bacio e i calci da fermo al fumicotone. Un altro reparto molto ben organizzato è il centrocampo, dotato di classe e fisicità. Ramsey è l’uomo più temibile della cerniera dell’Arsenal: la capacità negli inserimenti a fari spenti e lo spiccato senso del gol potrebbero regalare amare sorprese a Gattuso. Occhio anche a Mkhitaryan, arrivato a gennaio dal Manchester United. L’armeno riesce ad abbinare quantità e qualità per tutto l’arco della partita, senza dimenticare la sua efficacia in zona gol. Il reparto che sembra essere più in affanno e traballante è sicuramente la difesa. Bellerin è più temibile in attacco che in fase di copertura, stesso discorso per Kolasinac. Inoltre, la rapidità di Cutrone e Silva saranno le armi in più per i rossoneri, che potranno sfruttare le disattenzioni e l’eccessiva fisicità di Koscielny e Mustafi.
Formazione tipo (4-2-3-1): Cech (Ospina); Bellerin, Mustafi, Koscielny, Kolasinac; Xhaka, Ramsey; Iwobi, Ozil, Mkhitaryan; Welbeck. All. Wenger
DINAMO KIEV
Urna decisamente più benevola, almeno sulla carta, per la Lazio che a Nyon pesca la Dinamo Kiev. La squadra allenata da Khatskevich è attualmente seconda in campionato, mentre nei sedicesimi di Europa League ha eliminato l’AEK Atene. Dopo essere “retrocessi” dalla Champions League, gli ucraini si sono classificati al primo posto nell’abbordabile gruppo B con Partizan, Young Boys e Skënderbeu. Tredici punti conquistati con all’attivo nel girone quattro vittorie, un pareggio e una sconfitta. Pari per 2-2 contro il Young Boys in casa e tre punti persi fuori casa contro la cenerentola del girone Skënderbeu. Ai sedicesimi un doppio pareggio con l’AEK: prima in Grecia per 1-1 e poi in Ucraina per 0-0. Il gol realizzato fuori casa ha però permesso alla Dinamo di passare il turno. Il tecnico Khatskevich, approdato sulla panchina della Dinamo lo scorso giugno, generalmente schiera la propria squadra con un 4-2-3-1. Boyko è il portiere titolare, la linea difensiva a quattro ha in Kedziora, Khacheridi, Kadar e Morozyuk gli uomini che più spesso vanno a costituire la formazione titolare. Buyalsky e Shepelev sono gli elementi di forza della mediana, in attacco alle spalle di Junior Moraes o di Mbokani, viene schierato un tridente che garantisce qualità e velocità composto dal paraguaiano Derlis Gonzales, da Garmash e dalla stella nascente Viktor Tsygankov. E proprio il reparto avanzato e la rapidità degli interpreti potrebbero creare dei grattacapi alla retroguardia biancoceleste. Da rivedere, invece, la difesa: troppo spesso andata in difficoltà anche contro avversari meno blasonati. La Lazio non dovrà comunque sottovalutare l’impegno, per evitare delle brutte sorprese nel cammino verso la finalissima di Lione.
Formazione tipo (4-2-3-1): Boyko; Kedziora, Khacheridi, Kadar, Morozyuk; Buyalsky, Shepelev; Derlis Gonzales, Garmash, Tsygankov; Junior Moraes (Mbokani). All. Khatskevich