ARTHUR VERMEEREN, LA PIETRA PIÙ PREZIOSA DEL QUARTIERE DEI DIAMANTI

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Nella città conosciuta come la capitale della lavorazione dei diamanti, o semplicemente Diamondland, si sta forgiando forse una delle gemme più prestigiose in prospettiva a livello calcistico. Ha 18 anni, è nato a 20 km da Anversa e continua a fare le fortune di uno che di centrocampo ne capisce abbastanza come Mark Van Bommel: si tratta di Arthur Vermeeren. Può sembrare un nome nuovo per il panorama calcistico europeo ma in realtà le migliori squadre di scout come quelle di Manchester United, Liverpool, Brighton, West Ham, Barcellona e Ajax conoscono già a menadito il nativo di Lier classe 2005. Solo 10 giorni fa Mundo Deportivo rilanciava la notizia dell'interesse dei suddetti club per Vermeeren, ieri il primo gol in campionato nel poker casalingo contro l'Eupen, che riapre la strada verso la vittoria dopo 3 0-0 consecutivi. La formazione ospite era passata in vantaggio 3 minuti prima del gol del gioiellino grazie alla rete di Nuhu. Al minuto però 14 la mette in pari il diamantino di Anversa: puntuale a ribattere in rete la palla dopo il colpo di testa di Alderweireld parato da Slonina. Alla mezz'ora però viene fuori tutto il talento del numero 48: lancio perfetto dal centro del cerchio di centrocampo per Balikwisha che davanti all'estremo difensore avversario non sbaglia. Il secondo assist in Jupiler Pro League del classe 2005 è talmente preciso che ci vuole il semaforo verde del VAR per convalidare il 2-1. Chissà cosa avrà pensato il suo tecnico nel momento di quella splendida parabola, o quale tempesta di ricordi lo avrà investito. L'ex centrocampista del Milan si gode la classe del suo gioiello ma difficilmente Vermeeren seguirà le orme di Van Bommel: è vero, il ruolo naturale del classe 2005 è il centrocampista centrale nel 4-2-3-1 dell'Anversa, ma allo stesso tempo sembra avere qualità spiccatamente offensive, buone doti anche fisiche e un'ottima propensione per l'assist, dato che in una settimana ne ha piazzati 3: 2 in Champions League nella sfida dal finale tragico per la squadra belga contro lo Shakhtar, con il rigore cestinato da Alderweireld, e uno per l'appunto ieri contro l'Eupen. Dalle movenze e dalle caratteristiche che si possono intravedere, la giovane stella dell'Anversa sembra un mix tra De Bruyne e Milinkovic-Savic, certo con le giuste proporzioni. Con l'asso del Manchester City ha già in comune qualcosa d'altronde: Vermeeren è il secondo calciatore belga della storia a mettere a referto due assist in una partita nella massima competizione europea. Il primo era stato proprio l'attuale campione d'Europa dei Citizens. Anche per questo motivo sembra poter ricoprire perfettamente anche il ruolo sulla trequarti oltre che quello in mediana. Non è un caso che squadre come il Barcellona stiano seguendo molto da vicino il giocatore, che al Camp Nou si è già fatto vedere nella prima giornata di Champions. Ancora nessuna chance per lui con la Nazionale maggiore dei Diavoli Rossi, ma non ci vorrà molto prima che Domenico Tedesco si accorga della nuova pietra preziosa in lavorazione nel Diamondland, pronta a ornare i centrocampi di tutta Europa nel momento del salto definitivo. Foto: Instagram Royal Antwerp