ARTUR IONITA, NUOVO VOLTO GIA’ DECISIVO
22.09.2014 | 09:50
Sono tanti i volti nuovi nel Verona di Mandorlini versione 2014/2015. Gli scaligeri sono stati molto attivi durante l’ultima sessione del mercato estivo: hanno salutato giocatori importanti (come Marquinho, Cacciatore, Romulo e soprattutto Iturbe), ma in Veneto sono sbarcati tanti acquisti, tra nomi già noti al pubblico italiano (vedi Christodoulopoulos, Nenè, Tachtsidis, Nico Lopez, Brivio), autentiche scommesse (Martic, Chanturia, Luna, Obbadi, Campanharo) e campioni del passato a caccia della seconda giovinezza (Saviola e Marquez). Tra le scommesse, da qualche ora, un capitolo a parte lo merita Artur Ionita. Già, perché dopo la pesantissima rete di ieri sera all’Olimpico contro il Torino, che è valsa tre punti fondamentali per il Verona, da oggi i fari sono puntati tutti su di lui nemmeno fosse un veterano del nostro torneo.
Se non è il classico gol al debutto, poco ci manca. Ionita aveva esordito nella massima categoria italiana lo scorso 31 agosto (prima giornata di campionato, 0-0 all’Atleti Azzurri d’Italia contro l’Atalanta), entrando in campo al 73′ al posto di Obbadi (un evento celebrato alla grande dal suo Paese, poiché si tratta del primo giocatore moldavo della storia a calcare i campi della serie A). Pochi minuti per mettersi in mostra, impossibile sfornare i primi giudizi sul suo conto. Poi la svolta, datata 21 settembre 2014: un ingresso in scena sempre dalla panchina (rilevando Christodoulopoulos al 64′), ma stavolta decisivo all’ennesima potenza. 120 secondi sono sufficienti per inserire il proprio nome nel tabellino marcatori: su servizio di Sorensen, il centrocampista moldavo non si fa pregare e buca la rete granata, regalando ai suoi compagni e ai tifosi l’ebbrezza del terzo posto in solitaria dopo tre giornate (7 punti fin qui conquistati, davanti c’è solo l’inarrivabile coppia Juve-Roma). Un successo esterno firmato dunque da chi non te l’aspetti: tutti attendevano le magie di Quagliarella e Toni, le incursioni vincenti di Darmian e Juanito Gomez. Alla fine l’ha spuntata proprio lui.
Nato a Chisinau il 17 agosto del 1990, Ionita cresce nelle giovanili dello Zimbru, fino a esordire nella Divizia Nationala il 6 agosto del 2007 contro la Dinamo Bender. Nella sessione invernale di quella stagione, dopo appena tre gettoni di presenza, si trasferisce all’Iskra-Stal, dove mette in mostra tutte le sue ottime qualità. In 12 presenze da titolare, il moldavo mette a segno tre gol (di cui uno su rigore) e conferma ad alti livelli tutte le proprie doti: fisico di tutto rispetto, spiccate doti offensive, duttilità (può ricoprire tutti i ruoli della mediana), buona visione di gioco e senso della posizione. La stagione successiva è quella della sua definitiva consacrazione: 27 gare giocate, rete bucata in ben 7 occasioni e prima convocazione in Nazionale (di cui oggi è una certezza assoluta). E’ il trampolino di lancio verso la seconda divisione svizzera, con la maglia dell’Aarau. Cinque annate da primo della classe (15 marcature in 129 apparizioni ufficiali) che gli valgono il prestigioso balzo in serie A. Il 12 febbraio scorso il Verona comunica di aver chiuso il suo acquisto a parametro zero a partire dal 1 luglio successivo. Il resto è storia recente: due spezzoni di gara per conquistarsi i primi ottimi voti in pagella e per regalare agli scaligeri una vittoria in trasferta che, nell’economia del torneo, si rivelerà preziosissima.
Al termine del match contro il Torino, Ionita ha dichiarato: “Da piccolo non potevo avere quello che volevo e mio padre mi ha sempre motivato ad ottenere ogni traguardo che mi prefiggevo. Non ho dato la maglia ai tifosi perché voglio darla a mio padre, è il mio primo gol, sarà felice per me. Io ho pazienza, ho aspettato il mio momento, penso a lavorare tanto e a migliorarmi, perché il calcio italiano è difficile. Ho bisogno di tempo e di imparare”. Parole che fanno intuire senza troppe difficoltà l’umiltà e la voglia di mettersi in gioco da parte di chi ha già iniziato con il piede giusto. Il sinistro, per essere precisi: quello che ha mandato in visibilio i supporter gialloblu. Quello che Ionita spera di ringraziare più volte possibili, verso un sogno italiano le cui premesse si sono rivelate più che positive.
Foto: Hellas Verona on Twitter