Atalanta al Maxi

Maximiliano Nicolas Moralez nasce in Argentina il 27 febbraio 1987, di ruolo centrocampista, è un destro naturale, rapido e tecnico, e il suo essere versatile lo rende un jolly per i suoi allenatori, perchè può ricoprire sia il ruolo di trequartista che di seconda punta. Cresce calcisticamente e professionalmente nel Racing Avellaneda, dove debutta il 12 giugno del 2005 nella partita contro il Colòn nel campionato argentino di Clausura. Quì rimane fino al 2007 collezionando cinquantadue presenze e otto gol: il suo expolit nel 2006 sotto la guida di Diego Pablo Simeone che gli permette di entrare nel giro nazionale Under-20. Successivamente viene acquistato dal FK Mosca, giocando nella Premiere League russa, disputando però solo sei partite senza lasciare il segno. Torna così in prestito alle sue origini, di nuovo al Racing, e nella sua carriera comincia ad assumere il ruolo di giocatore determinante, segnando il gol che ha consentito alla sua squadra di rimanere nella Primera Divison nel 2008; nel 2009, trasferitosi al Vèlez Sàrsfield, segna il gol decisivo contro l'Huracàn facendo vincere il campionato di Clausura 2009. L'anno successivo diventa il miglio marcatore del Vèlez con cinque reti nel campionato di Apertura e nel Clausura 2011 disputa quattordici partite e segnando quattro reti, vincendo di nuovo il campionato. Nell'estate del 2011 si trasferisce in Italia, all'Atalanta che lo acquista per circa cinque milioni di euro: il suo esordio il 21 agosto contro il Gubbio, incontro valido per il terzo turno di Coppa Italia, siglando subito una rete. Giocare dall'altra parte del mondo per lui non è un problema, al suo esordio in serie A, mette a segno subito una doppietta contro il Genoa, cosa che si ripete qualche giornata dopo al Tardini contro il Parma, permettendo all'Atalanta di uscire vincitrice dall'insidiosa trasferta. E' curioso pensare che per le sue caratteristiche fisiche e professionali, Maxi Moralez è da sempre l'uomo dai mille soprannomi:definito dagli argentini Maxi, o El enano per via dei suoi 159 centimetri, El Frasquito (Bottiglietta), per i suoi dribbling secchi e il suo tiro che richiama lo stappo di una bottiglia. A Bergamo riceve invece il soprannome di Ol Picinela, che nel dialetto locale significa Il piccoletto. In nazionale viene convoncato nel 2007 nella squadra Under-20 dove conquista il Mondiale in Canada nello stesso anno: viene premiato con il Silver Ball come secondo miglior giocatore e con il Bronze Shoe come terzo miglio marcatore. C'è spazio per lui anche nella nazionale maggiore di Sergio Batista nel 2010, debuttando il successivo 16 marzo 2011 nell'amichevole disputata contro il Venezuela.