Prosegue inarrestabile la marcia dell’Atalanta, la più bella rivelazione della corrente edizione della Serie A. Con il successo raccolto oggi al Dall’Ara di Bologna, con il più classico dei risultati, la Dea ha portato la serie utile a nove partite. Occhio perché stiamo parlando di 8 vittorie (6 consecutive, eguagliato il record del club nel 2013-14) ed un solo pareggio, 25 punti sui 27 a disposizione. Crotone, Napoli, Inter, Pescara, Genoa, Sassuolo, Roma e Bologna le compagini a cadere sotto i colpi dei bergamaschi in questo autunno aureo, soltanto la Fiorentina - nel periodo in questione - è riuscita a strappare almeno un pareggio davanti al pubblico amico dell’Artemio Franchi. Parecchie le vittime illustri, come visto, e nel prossimo weekend i nerazzurri proveranno, da squadra più in forma del campionato, l’impresa allo Juventus Stadium: il peggior avversario possibile per una capolista uscita a pezzi dalla trasferta di Marassi contro il Grifone di Juric.
Analizzando nel dettaglio la favolosa striscia piazzata dal Papu Gomez e compagni, un dato su tutti balza immediatamente agli occhi: questa Atalanta non prende gol. Nelle nove partite de quo, infatti, i lombardi hanno subito appena tre reti, realizzandone invece 17. E dire che la stagione era iniziata in maniera diametralmente opposta: dopo la quinta giornata la Dea era in fondo alla classifica, con 3 soli punti all’attivo figli di un successo (con il Torino) e ben 4 sconfitte (contro Lazio, Samp, Cagliari e Palermo); in quel caso il saldo era stato disastroso: 6 reti all’attivo e ben 11 al passivo. Un ruolino davvero misero, che aveva comprensibilmente messo in dubbio lo stessa permanenza in panchina di Gian Piero Gasperini. Ma poi il demiurgo del miracolo nerazzurro ha cambiato marcia, a suon di scelte coraggiose che hanno tutte pagato: basti pensare all’avanzamento di Kurtic e, soprattutto, alla promozione a titolari dei vari Conti, Caldara, Berisha, Petagna e Gagliardini, al di là del pezzo da novanta Kessie che si era messo in luce anche nel momento no. L’Atalanta dei giovani (ben 7 convocati da Ventura nel recente stage di allenamento azzurro) non vuole smettere di stupire: anche discostandosi un po’ da questa media pazzesca, un piazzamento europeo al termine di questa stagione è sicuramente alla portata. D’altronde la banda del Gasp in questo momento, dell’Europa, è l’assoluta regina. Nessuna capolista dei principali campionati europei può vantare una simile striscia nelle ultime nove gare: non ci sono Juve, Chelsea, Real Madrid, Nizza o Lipsia che tengano. E il discorso vale, a maggior ragione, per le tante corazzate che attualmente inseguono nelle rispettive graduatorie, come City, Barcellona o Bayern Monaco. Con questi numeri, all’ombra dell’Atleti Azzurri d’Italia sognare si può, si deve.
Foto: Twitter Atalanta