Audero: “La fortuna conta nella vita, ma bisogna anche lavorare bene. Nazionale? Le cose arrivano quando sono meritate”
Autore fino ad oggi della sua migliore stagione in maglia blucerchiata,
Emil Audero, portiere della
Sampdoria ha così parlato della squadra in una intervista rilasciata per il Secolo XIX:
"La sua esperienza, la sua professionalità, è esemplare, in settimana ti mette nelle giuste condizioni per dare il meglio la domenica. Mi ha colpito per queste doti da vero grande. Sull’aspetto tattico è uno che non ha grandissime pretese, prepara bene la partita sull’avversario ma non impone giocate prefissate. Dà responsabilità a noi senza troppe pressioni, questo è bello". Sulle critiche ricevute:
"Io sono sempre lo stesso, magari scelgo diversamente i tempi di uscita ma tutti quanti possiamo sbagliare una valutazione. Forse qualcosa ho sbagliato ma certe critiche erano esagerate". Su quanto conti la fortuna:
"Tanti pali? Non tutti sono “fortuna”. Alcuni sono conseguenze di un gesto tecnico fatto nel modo giusto, come una deviazione. Comunque penso che la fortuna conti sempre nelle carriere e se ti gira bene, meglio, ma in tante situazioni la fortuna te la vai a cercare lavorando e preparandoti bene. Ci sono palloni che vanno sul palo perché li spingi tu col pensiero". Infine sul suo personale obiettivo di raggiungere la Nazionale:
"È normale nella carriera di un calciatore pensare alle cose migliori che potrebbero capitare, quindi al sogno di vincere un Mondiale o la Champions. Ci penso, ovvio, ma senza averne l’ossessione. Io credo che la cose arrivino quando si meritano, se arriverà un giorno ben venga, altrimenti non sarà arrivata". Foto: Twitter Sampdoria