Ausilio: “A gennaio mercato sostenibile, non illudiamo i tifosi. Sabatini? Ho iniziato a fumare. Su Spalletti e Ramires…”
03.11.2017 | 11:18
Nell’ambito dell’intervista rilasciata a Tuttosport, il direttore sportivo dell’Inter, Piero Ausilio, ha rilasciato anche queste dichiarazioni: “Il rapporto con Sabatini? Siamo amici e ci stimiamo da tempo. Ci siamo trovati un po’ per caso, ma lavoriamo facilmente insieme. Abbiamo trovato un equilibrio e la cosa bella è che abbiamo una visione simile del calcio: su dieci giocatori che piacciono a me, nove piacciono pure a lui e viceversa. Quando gli ho fatto i nomi di Skriniar e Dalbert, mi ha detto di prenderli subito. Ci completiamo e la sua esperienza mi arricchisce: quest’estate ho visto più lui di mia moglie e da fumatore passivo che ero…sono diventato uno da due-tre sigarette dopo cena. Vidal? Voglio essere chiaro, perché non è giusto illudere i tifosi. Noi a gennaio non possiamo fare operazioni in entrata che non siano sostenute economicamente da pari operazioni in uscita: abbiamo già presentato alla Uefa una fotografia dei nostri conti per il ’17-18 e, se dovessimo cambiare qualcosa, dovremmo modificare tutti i piani. Non possiamo andare sul mercato e spendere 30-40 milioni: questo vale per tutti, non solo per Vidal. Se arriva Ramires dallo Jiangsu? Come giocatore non si discute, ma spetta alla proprietà e non al direttore sportivo dell’Inter valutare cosa sia meglio per gli obiettivi dei rispettivi club. E comunque l’Inter ha già cinque centrocampisti molto forti in rosa. Spalletti? “Sembra qui da tanti anni, si è integrato alla perfezione non solo con il mondo Inter, ma anche con la città, ha dato un contributo importante per migliorare alcuni aspetti della vita quotidiana ad Appiano. E’ attento alla cura del particolare, dal taglio dell’erba all’aspetto della nutrizione, tant’è che da venti giorni abbiamo inserito nello staff un dietista che quotidianamente si raffronta con gli chef e lo staff medico. Luciano ha sempre fatto bene utilizzando più sistemi di gioco. Sta dando una mentalità precisa ai giocatori, vuole dominare l’avversario, ma non perde di vista l’organizzazione, i principi di gioco e le qualità degli avversari, perché non si può avere lo stesso atteggiamento con la Roma e con il Napoli. Non è un integralista, pensa che si possa arrivare al risultato in modi diversi. Ha conquistato i giocatori con il suo credo: tutti corrono e lavorano per gli altri. La squadra è compatta, corta e ha la sua “cazzimma”. È il comandante di questa truppa. Ricordate quanto successo a Brunico col tifoso che se l’era presa con Ranocchia? Lui l’ha messo subito in riga, lanciando un messaggio a tutti: questi sono i miei ragazzi e io mi metto davanti a loro. Non troverete un’intervista in cui non difenda qualcuno dei suoi giocatori: per lui sono veramente i migliori al mondo, tant’è che non vuole assolutamente che venga venduto nessuno a gennaio. Similitudini con Mou? Sulla voglia di alzare sempre l’asticella. L’obiettivo è quotidiano, si guarda al giorno dopo, al massimo alla prossima partita, mai troppo avanti. Se a gennaio inizieremo a parlare di rinnovo? Con Spalletti abbiamo concordato due anni puliti, senza clausole. Stiamo bene insieme e quando si sta così, l’ultimo dei problemi è capire per quanto tempo bisogna continuare. Consideriamo Spalletti un vero tesoro, fondamentale per il presente e per i progetti futuri dell’Inter”.
Foto: blastingnews.com