Avelar, il Cagliari sfreccia
26.06.2012 | 09:52
Danilo Avelar è un 1989. Brasiliano del Paranà, terra di emigranti nostrani, prende la cittadinanza italiana nel comune di Perugia. Cresce nel settore giovanile del Joinville e del Paranà, poi il salto nel Rio Claro, squadra dello stato di San Paolo, ma soprattutto proprietà di un certo Rivaldo, pallone d’oro con il Barcellona e con un passaggio anche in Italia nel Milan. Il ragazzo trova la fiducia di Cesar Sampaio, ex grande centrocampista di Santos, Palmeiras, Sao Paulo e Corinthians e della Seleçao, che anche da direttore sportivo del Palmeiras continua a seguire da vicino Danilo.
Nasce come terzino sinistro nella difesa a 3, schema quasi classico in Brasile, ma le cose più importanti le fa nel campionato Paulista 2010 come centrocampista, nella posizione di interno sinistro. Nell’estate dello stesso anno era in procinto d’approdare alla Pro Vasto ma va in Ucraina, al Karpaty, con cui disputa l’Europa League da terzino sinistro nella difesa a 4. Le sei partite di quella manifestazione gli valgono l’attenzione della Lazio che lo segue, ma è lo Schalke 04 che lo prende in prestito con diritto di riscatto nel gennaio 2011.
Arriva a fine gennaio, si fa subito male, ha problemi muscolari, e per questo non viene inserito nella lista Champion’s. Al rientro dall’infortunio gioca bene sia le 4 partite nella formazione riserve, sia le 3 con la prima squadra, ma Felix Magath, l’allenatore che lo aveva voluto, nel frattempo era già stato esonerato. A fine prestito rientra quindi in Ucraina.
Nel mercato estivo del 2011 la Roma mostra interesse e la Samp segue a ruota. La pista doriana si fa calda ma ad agosto il giocatore si opera ai crociati della gamba sinistra in una clinica a Monaco di Baviera. La convalescenza in Brasile, la riabilitazione prima al Corinthians e poi nelle strutture del Palmeiras. A febbraio il rientro al Karpaty, si alterna un po’ da terzino sinistro e un po’ come esterno di centrocampo: 5 partite e 2 gol gli sono valsi il trasferimento al Cagliari.
Ragazzo serissimo, ottimo fisico, sopra il metro e ottantacinque, buono in fase offensiva, buon piede, facilità di corsa, va sul fondo e crossa. Attento e sufficientemente capace in fase difensiva, ha ampi margini di miglioramento.