Avv. Chiacchio: “Come mai Juan Jesus non è stato assistito da un avvocato? E nessun compagno è intervenuto?”

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L'avvocato Eduardo Chiaccio, esperto in diritto sportivo, ha parlato stamane alla Gazzetta dello Sport sul caso Juan Jesus-Acerbi, dicendo la sua sulla vicenda. Ecco le sue dichiarazioni in merito: "Il riscontro esterno nel caso Santini, giocatore del Padova del 2021, fu constatato perché il compagno di squadra del calciatore offeso dichiarò di aver sentito l'insulto razzista. Quindi con il conforto di questa testimonianza si giunse a una sentenza di condanna. Questo non si è verificato stavolta. Nel caso Juan Jesus-Acerbi sono rimasto sorpreso però da due fattori. Il primo che Jesus non è stato assistito da alcun avvocato durante il proprio interrogatorio. In quella sede poteva citare compagni che avevano sentito l'offesa. E poi che nessun calciatore del Napoli sia intervenuto nelle varie situazioni, in primis quando il calciatore è stato chiamato dall'arbitro dopo l'epiteto razzista. E poi quando Acerbi ha chiesto scusa. Credo nella buona fede di Jesus ma credo che qualche lacuna ci sia stata. La parole di Juan Jesus non servivano da sole per la condanna? No, non è stato convincente. In questo caso Acerbi ha fatto una mossa vincente strategica. Non ha negato l'epiteto ma ha chiarito che era offensivo ma non discriminatorio. E' mancata la certezza dell'epiteto discriminatorio".  Foto: Instagram Napoli