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B-landia: l’ancora di salvezza, Adriano Montalto

07.03.2018 | 21:05

La Ternana, reduce da un autentico miracolo sotto la gestione Liverani, è alla caccia di un’altra impresa salvezza. Cambio di proprietà, rosa rivoluzionata in estate con un notevole abbassamento dell’età media, tre guide tecniche, una posizione di classifica deficitaria, ciò nonostante le speranze di raggiungere l’obiettivo restano intatte.

 

I 3 punti ottenuti contro l’ostica Cremonese danno linfa all’intero ambiente rossoverde, l’avvento di mister De Canio potrebbe garantire un’importante inversione di tendenza. L’inizio risulta assai confortante, da verificare la continuità in termini di risultati e prestazioni di un gruppo finora penalizzato da pesanti amnesie che sono andate spesso a vanificare buone prestazioni. La scelta di affidarsi finalmente ad un tecnico esperto per la categoria rischia di rivelarsi tardiva, l’obiettivo è comunque non lasciare nulla di intentato, con la consapevolezza che le dirette concorrenti per la salvezza alternano clamorosi passi falsi ad exploit imprevedibili.

Sabato la Ternana ha posto fine ad una lunga astinenza dai tre punti, eppure se la salvezza risulta ancora possibile gran parte del merito va attributo ad una delle pochissime note positive della tormentata stagione rossoverde: Adriano Montalto. Una delle storie che spesso ci ritroviamo a raccontare tra i cadetti, ovvero una lunghissima gavetta in terza serie, la voglia di non arrendersi mai nonostante la consapevolezza che il tempo passa e alcuni treni potrebbero non ripresentarsi. Nel 2015 la stagione da protagonista in Lega Pro con la casacca del Martina dove va in doppia cifra e la grande occasione tra i cadetti a Trapani. Un contributo prezioso, ma non di primo piano ed ecco la ripartenza a Castellammare.

A quasi 30 anni Adriano inizia a raccogliere quanto seminato, quanto merita, ritorna in serie B e fin dalla prima giornata si carica sulle spalle una Ternana costretta a soffrire maledettamente fino all’ultimo respiro per raggiungere l’agognata salvezza. Lui non si tira mai indietro, si contraddistingue per un’elevatissima percentuale di realizzazione rispetto al non invidiabile numero di rifornimenti dei compagni. Ad inizio marzo le marcature sono già arrivate a 15, un bottino straordinario, raggiunto grazie alle qualità di un attaccante completo, in grado di andare a segno in ogni modo; di rapina, in acrobazia, in elevazione, in contropiede, di potenza, con eleganza. Nella storia del torneo cadetto in pochi possono vantare la capacità di andare a segno in quattro occasioni nella medesima sfida, Montalto ci è riuscito nello scontro diretto con la Pro Vercelli.

Contro la Cremonese ha avuto il merito di sbloccare la gara con un imperioso colpo di testa e la Ternana ha ripreso coraggio, ossigeno, consapevolezza nei propri mezzi, andando ad alimentare quella fiammella di speranza che rischiava di spegnersi in largo anticipo. La stagione è ancora lunga e ricca di insidie, mister De Canio sarà atteso da un cammino assai complicato, ma un certo ottimismo è giustificato tenendo presente la compattezza del gruppo e una semplice considerazione. Quasi nessuna concorrente alla salvezza può vantare un riferimento offensivo di tale efficacia, trascinato dalla voglia di recuperare il terreno perduto, far cambiare idea a chi non ha puntato su di lui in passato e diventare finalmente protagonista nel calcio che conta.

Non si sa mai cosa il destino, nel bene e nel male, possa riservare. In questa annata Edoardo ha preso in pugno carta e inchiostro, il destino è esclusivamente nelle sue mani. Tra un mese compirà 30 anni, si ritrova davanti alla più importante svolta in carriera, a suon di goal e prestazioni sarà lui a scegliere la retta via. Nel frattempo c’è una seconda parte di stagione da vivere ancora da protagonista, restando meritatamente in prima pagina con l’assoluta priorità rappresentata dalla salvezza del club umbro.

 

Diego Anelli Direttore www.sampdorianews.net