B-landia: Ammari, il valore aggiunto per gli Aquilotti
Ai tempi del Marsiglia e del Cluj prometteva molto, nelle stagioni seguenti non è però riuscito a rendere secondo le aspettative. A 25 anni Najib
Ammari sta vivendo una fase cruciale della carriera, si trova davanti ad un bivio; prendere la strada sbagliata potrebbe significare la permanenza nel limbo del
vorrei ma non posso, piuttosto che la svolta per diventare davvero decisivo nell'arco dell'annata. Nel 2015 è approdato in Italia, ha indossato le casacche di Latina, Entella e da poche settimane sulle sue caratteristiche ha scommesso lo
Spezia, andato a rafforzare ulteriormente l'organico facendo ricorso al mercato degli svincolati, una strategia avviata con l'ingaggio di Alberto Gilardino. Le
qualità tecniche del classe '92 sono indiscutibili, con il passare degli anni ha migliorato il proprio bagaglio tecnico – tattico, acquisendo maggiore
duttilità nel ricoprire diversi ruoli tra mediana e reparto offensivo. La
continuità di rendimento ha sempre rappresentato il punto debole del talento nativo di Marsiglia, mai finora riuscito a diventare un autentico fattore per la propria squadra in un ampio raggio temporale. I continui
alti e bassi hanno spesso caratterizzato le sue stagioni, limitandone efficacia e impedendogli uno spazio stabile nell'11 titolare e di conseguenza la definitiva affermazione nel calcio che conta. Basta guardarsi attorno in ogni categoria per perdere davvero il conto dei talenti tecnicamente assai dotati, ma con la tendenza a sperperare il bene ricevuto alla nascita per ragioni caratteriali o cause fisiche. Anche a Chiavari in determinati momenti era riuscito ad incidere, lasciando il segno in termini di goal e assist, ma alla lunga non è riuscito a confermarsi tra qualche infortunio che ha complicato i piani e alcune prestazioni al di sotto delle aspettative, proprio nel momento in cui era lecito aspettarsi il salto di qualità. Lo
Spezia ha deciso di offrirgli una nuova chance, ben consapevole di poter far rinascere un talento in grado di fare la differenza nella categoria. L'impatto del talento di Marsiglia con la nuova realtà è stato semplicemente fantastico:
dinamismo, voglia di fare e
due goal dall'enorme peso specifico, con i quali gli
Aquilotti hanno dato il via all'avvicinamento alla zona play-off. Sempre entrato a gara in corso su scelta di mister Gallo, l'ex Marsiglia ha avuto il merito di stravolgere l'andamento delle sfide con
Empoli e
Pescara, gonfiando la rete alle prime occasioni e mettendo il proprio talento al servizio del collettivo. La
concretezza e la
sostanza hanno prevalso sulle lunghe pause e i tocchi leziosi, lo Spezia ha aggiunto nel proprio arco una freccia non da poco, in un parco offensivo già di un certo spessore, con giovani profili alla ricerca dell'affermazione e veterani smaniosi di recitare ancora un ruolo da protagonisti. In virtù di un rendimento da primo piano Najib
Ammari può candidarsi ad un posto nell'11 titolare, uno status destinato a diventare un qualcosa di stabile e costante a condizione che riesca a mantenere la concentrazione e l'attitudine al sacrificio a livelli così elevati, con la speranza che la condizione fisica non gli complichi il percorso di crescita. Lo
Spezia è ben conscio di ritrovarsi tra le mani un talentuoso profilo in grado di esplodere da un momento all'altro, andrà gestito nel migliore dei modi. Spetterà in primis al diretto interessato, oltre alla guida tecnica e all'intero ambiente spezzino, il compito di toccare le corde giuste per disputare una stagione da incorniciare, alimentare
stimoli mai svaniti, trovare la miglior collocazione possibile in campo e farlo sentire protagonista all'interno del
progetto, evitando però di caricarlo di responsabilità oltre il dovuto.
Diego Anelli Direttore www.sampdorianews.net