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B-landia: Audero, la saracinesca veneziana

22.11.2017 | 21:40

Venezia e Parma stanno provando a scrivere la storia, andando alla ricerca della terza promozione consecutiva. Sotto la gestione Pippo Inzaghi i veneti hanno acquisito una compattezza destinata a fare la differenza. Concretezza, lucidità nei momenti chiave, abnegazione, un mix di esperienza e gioventù destinata a fare la differenza nel torneo cadetto sempre più caratterizzato dall’equilibrio.

Da Domizzi ad Andelkovic, da Zampano a Del Grosso, da Garofalo a Bentivoglio. Non mancano i veterani all’interno di una rosa che consente alla guida tecnica di far crescere al meglio quei giovani talenti capaci di fornire il valore aggiunto in termini di freschezza, fame di successo e smania di sorprendere il calcio che conta. Tra loro spicca Emil Audero, estremo difensore scuola Juventus, un grande talento già messo in evidenza a livello di settore giovanile e nella trafila delle rappresentative nazionali.

Uno dei punti di forza che hanno consentito alla truppa di Pippo Inzaghi di collocarsi in zona play-off fa senz’altro riferimento alla solidità difensiva. Pochissimi i goal subiti, gli attaccanti sono i primi difensori, prudenza e diligenza tattica regnano sovrane. Quando gli avversari si rendono particolarmente pericolosi, l’ultimo ostacolo da superare è proprio rappresentato dal portiere nativo di Mataram. Ne sa qualcosa la Virtus Entella, costretta sullo 0-0 dinanzi alle sue prodezze.

Il Venezia può contare su un classe ’97 di enorme prospettiva, la Juventus conserva la proprietà del cartellino e osserva con attenzione i suoi costanti progressi. La carta d’identità dice 20 anni, in campo gioca come un veterano. Personalità da leader, carisma, dinamismo nonostante un fisico importante, capacità nel leggere in anticipo i momenti del match, farsi trovare pronto a prescindere dal numero di occasioni create dall’avversario, facendo leva su un elevato livello di concentrazione nell’arco dell’intera sfida.

Rispetto ad altre ambiziose neopromosse come Parma e Cremonese che hanno puntato su grossi nomi investendo sul mercato cifre fuori portata per la categoria, il Venezia ha confermato lo zoccolo duro dell’ultimo biennio, andando a ritoccare la rosa in determinati ruoli con giovani profili, talentuosi, alla ricerca di spazio dopo esaltanti annate a livello giovanile. Emil Audero presenta le caratteristiche perfette in una rosa ben amalgamata, nella quale Pippo Inzaghi sta avendo il merito di dare concretamente fiducia a chi smania dalla voglia di ritagliarsi il giusto spazio tra i grandi, responsabilizzando ogni ragazzo in termini di titolarità e minutaggio.

Per qualsiasi avversario risulta complicato superare il bunker veneziano, pochi i palloni che riescono a superare la guardia di Domizzi e compagni, a quel punto ci pensa Audero a tirare giù spesso e volentieri la saracinesca risultando decisivo ai fini del risultato. Esattamente come avvenuto sabasto a Chiavari, in un pomeriggio caratterizzato da qualche occasione sprecata e in primis da una sofferenza superiore al previsto in casa veneziana.

Poter contare su un portiere affidabile nonostante la giovane età consente di portare a casa punti preziosi anche nelle giornate complessivamente meno felici, punti che pesano al termine di un’annata, potenzialmente in grado di fare la differenza tra un centro classifica e una posizione con ben altre ambizioni.

Diego Anelli Direttore www.sampdorianews.net