B-landia: Avellino si aggrappa al jolly Lorenzo Laverone

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La rimonta subita nel derby contro la Salernitana ha completamente stravolto il campionato dell'Avellino. Fossero arrivati quei 3 punti gli irpini sarebbero saliti al primo posto, facendo toccare il cielo con un dito ad un'intera città e una passionale tifoseria. La rocambolesca vittoria dei rivali ha invece dato il via ad un periodo caratterizzato da incertezze, perplessità e perdita di fiducia dentro e fuori dal campo. La tifoseria non è d'accordo con le strategie e l'assetto societario, gli uomini di Novellino hanno progressivamente perso il feeling con il successo, collezionando una serie di pareggi, alcuni dei quali comunque convincenti, e qualche passo falso di troppo. Una cosa è certa: l'Avellino non ha mai mollato, ha lottato su ogni pallone, dando filo da torcere a qualunque avversario, come insegna l'animo combattente di mister Novellino. Il rocambolesco pareggio di Cittadella è l'ulteriore conferma; i veneti avrebbero potuto dilagare, hanno gettato al vento un elevato numero di occasioni, ma hanno trovato difronte una compagine che non si è mai arresa dinanzi a nulla, né all'inferiorità numerica, né alla rimonta dei granata. Tra i giocatori che hanno interpretato al meglio lo spirito combattivo va sicuramente citato Lorenzo Laverone, il quale, sotto la guida dell'ex tecnico del Modena, sta trovando grande continuità d'impiego, toccando peraltro picchi di rendimento davvero considerevoli. Al Tombolato ha inserito per ben due volte il proprio nome sulla lista dei marcatori, dimostrando precisione, tempismo, capacità nell'aggredire gli spazi e senso della posizione. Terzino, mezzala, ala, un'ampia dimostrazione di duttilità tattica messa al servizio delle esigenze del gruppo, un contributo dall'elevato peso specifico a disposizione della guida tecnica. Al Sassuolo si era fatto trovare pronto ogni qual volta era stato chiamato in causa, riuscendo in seguito a trovare continuità nelle esperienze di Varese e Vicenza. L'esperienza a Salerno è stata breve, pochi mesi vissuti non da protagonista prima di accettare la proposta irpina. In particolare nei momenti delicati di un'annata è fondamentale sapere di potersi affidare ad elementi come il jolly nativo di Bagno A Ripoli, il quale ha prontamente e nuovamente dimostrato personalità, attaccamento al gruppo, spirito di sacrificio, duttilità tattica, maturità e carisma, tutte doti insite in un leader dello spogliatoio. Un eventuale k.o. a Cittadella avrebbe reso ulteriormente più delicata la posizione di classifica, oltre che portare il morale del gruppo a livelli ben al di sotto della normalità. Lorenzo Laverone ha provato a dare la scossa al collettivo realizzando il goal del vantaggio, nel finale ha fatto sapere a qualunque componente interna ed esterna che la squadra di Novellino sta soltanto attraversando un periodo no e non ha perso la propria identità che ha contraddistinto l'intera gestione tecnica. A 28 anni l'ex Vicenza può davvero vivere la stagione della svolta, possiede tutte le caratteristiche utili a trascinare l'Avellino verso posizioni più consone al blasone e al valore dell'organico, oltre che recuperare il terreno perduto, diventando protagonista, perchè no, nel massimo palcoscenico, nel quale la capacità di ricoprire più ruoli e l'attitudine ad inserirsi senza palla non passano mai di moda. Diego Anelli Direttore www.sampdorianews.net