Nel calcio moderno purtroppo si fa sempre più fatica a trovare belle storie da raccontare, in primis per la prevalenza del fattore business sul lato passionale che da sempre ha caratterizzato lo sport più amato dagli italiani. Per fortuna qualche eccezione esiste ancora ed è meritevole di titoli in prima pagina e signore copertine.
Ci stiamo per esempio riferendo ad Alessandro Lucarelli, capitano di mille battaglie, con il quale il Parma non è mai stato solo. Caos societari, retrocessione, fallimento, la ripartenza dalla serie D, nonostante tutto e tutti la voglia di riportare quella maglia dove merita ha fatto la differenza. Un lungo percorso tra i campi di periferia, l'infuocata lotta per la promozione in serie B, due salti di categoria consecutivi e il desiderio di giocarsi almeno un posto play-off.
Centrare il ritorno nella massima serie in un triennio rappresenterebbe un'autentica impresa, ma a Parma ci credono, a partire dal capitano. La nuova proprietà ha investito molto sia a gennaio, che in estate, la rosa è stata rivoluzionata, Roberto D'Aversa può contare su un organico di primo livello per il torneo cadetto, anche se occorre tempo per trovare l'amalgama. Il gioco latita non poco, si fatica a trovare la via del goal su azione nonostante la presenza di attaccanti di valore come Calaiò e Ceravolo, oltre a centrocampisti con innate doti offensive, basti citare Di Gaudio, Dezi, Siligardi, Scozzarella.
È risaputo come in particolare nei momenti di difficoltà siano i veterani, i giocatori più rappresentativi e attaccati alla maglia a scuotere il gruppo, a dover dare la scossa, a fornire il buon esempio. Alessandro Lucarelli ha risposto presente andando ben oltre le proprie mansioni difensive; in ben tre occasioni ha gonfiato la rete, senza dimenticare il fatto di aver propiziato al Barbera in pieno recupero il rocambolesco goal del vantaggio di Gagliolo annullato dal direttore di gara.
I tifosi gialloblu si augurano che i goal realizzati su azione contro l'Entella possano costituire un chiaro segnale che il periodo più buio sia oramai alle spalle. Si ha la sensazione che soltanto il tempo potrà dirci se il Parma targato D'Aversa sia davvero in grado di risolvere in pianta stabile le problematiche palesate nella costruzione del gioco e nella creazione di occasioni da rete. In attesa dei prossimi impegni è doveroso soffermarsi sull'attualità che conferma Alessandro Lucarelli autentico leader, riconosciuto trascinatore di una compagine ancora alla ricerca di una chiara identità di gioco, una ben definita fisionomia.
Il Parma sorride quasi esclusivamente in occasione dei calci piazzati, nei quali i difensori si stanno rivelando inaspettati goleador, in primis il capitano capace contro i chiavaresi di prolungare in rete una palla invitante nello svolgimento di una punizione da posizione defilata. Un goal dal pesante peso specifico che ha consentito agli emiliani di sbloccare la complicata gara contro l'Entella e ricaricare l'ambiente dopo gli ultimi risultati altalenanti, in primis la sconfitta interna del turno precedente con il Pescara.
Una guida, una bussola, il compagno sul quale poter sempre fare affidamento dentro e fuori dal campo, il giocatore in grado di sbrogliare situazioni spinose nelle retrovie, il difensore con il vizio del goal che può mettere in discesa sfide complicate, facendo incrementare il livello di autostima, consapevolezza dei propri mezzi nell'intero gruppo. 40 anni e non sentirli, scendendo in campo con il sorriso, gli stimoli e la fame del ragazzino. Una storia che merita sempre di essere raccontata.
Diego Anelli Direttore www.sampdorianews.net