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B-landia: garanzia Ceravolo. Un lusso per fare la differenza

02.05.2018 | 21:20

Due promozioni consecutive non bastano, la proprietà del Parma non ha lasciato nulla di intentato nelle ultime due sessioni di mercato per centrare la terza, quel salto di categoria che consentirebbe di ritornare nel calcio che conta, dove sono state scritte pagine di storia calcistica del club.

 

Sono ben poche le formazioni che possono vantare un parco giocatori di questo livello, la rosa è stata rivoluzionata potenziando ogni reparto senza badare a spese, cercando di accontentare al meglio mister D’Aversa, il quale si è ritrovato tra le mani un’autentica corazzata. È però risaputo, il torneo cadetto, come e più degli altri campionati, non si vince semplicemente con il blasone, né con i grandi nomi. Il denaro speso deve essere accompagnato dalla giusta mentalità, fondamentale spirito di gruppo e un’umiltà che non deve mai venire meno. Inoltre quando si cambia così tanto serve un po’ più di tempo per trovare l’agognata amalgama e raccogliere in campo quanto seminato sul mercato.

 

Il gioco ha latitato in diverse fasi della stagione, ma da due mesi a questa parte i gialloblu hanno cambiato letteralmente marcia, collezionando una lunga serie di successi, in primis in un paio di scontri diretti, e avvicinandosi sensibilmente al secondo posto che vale la promozione diretta. I passi falsi di Chiavari e Vercelli sono lì a testimoniare che basta staccare un attimo la spina e il k.o. è dietro l’angolo. Il Parma ha trovato solidità, si è calato meglio nella mentalità cadetta e sta ottenendo benefici dagli importanti investimenti della proprietà.

 

Oltre al ritrovato Ciciretti è rientrato bomber Ceravolo, uno dei principali artefici della prima storica promozione in serie A del Benevento. Su di lui guida tecnica e proprietà avevano giustamente puntato molto per recitare un ruolo di primo piano, del resto basta vedere ad Empoli quanto abbia inciso Ciccio Caputo, conteso proprio in estate dai gialloblu, a prescindere dalla strardinaria stagione disputata dal compagno di reparto Donnarumma e dall’eccellente qualità di gioco dei toscani che fanno del vivaio e dello scouting le loro principali forze.

 

Un serio infortunio ha costretto Fabio Ceravolo a restare lontano dai campi, il Parma ha potuto affidarsi sull’eterno Calaiò, la manovra si è rivelata poco fluida in diverse gare, gli esterni hanno inciso a corrente alternata, serviva come il pane un’alternativa di primissimo piano là davanti. L’ex Benevento è rientrato nella fase cruciale della stagione, gli bastano pochi minuti per far cambiare volto al match come accaduto in quel di Vercelli, contribuendo a trasformare una squadra abulica in una compagine determinata e pericolosa nel forcing finale.

 

D’Aversa gli ha dato fiducia dal 1′ ed è stato ripagato contro la Ternana. Un goal da grande cecchino ma non soltanto; un considerevole lavoro sporco per aiutare la squadra a far salire il baricentro e ad innescare le ripartenze. Qualità, astuzia, fisico, esperienza, il Parma sa di poter far conto su uno dei pezzi pregiati del mercato in ogni fase del match, quando bisogna spingere e gettare il cuore oltre l’ostacolo, quando è necessario saper soffrire e stringere i denti. Alle spalle dell’Empoli ecco il Parma che deve giocarsi il tutto per tutto per resistere al ritorno di Frosinone e Palermo, senza trascurare assolutamente la scalata del Venezia e la continuità del Bari.

 

Ci attende un finale di stagione entusiasmante sia nei quartieri alti che in zona retrocessione. Un dato di fatto è indiscutibile; gli emiliani possono schiacciare definitivamente sull’acceleratore, tra le frecce del proprio arco hanno ritrovato Ceravolo, uno di quegli attaccanti che lasciano il segno e trasformano le ambizioni in obiettivi raggiunti.

 

Diego Anelli Direttore www.sampdorianews.net