B-landia: La Mantia, l’esempio per la Chiavari calcistica

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La stagione della Virtus Entella prometteva molto bene, la cessione del bomber Caputo ha invece stravolto i piani offensivi. La società è intervenuta sul mercato al fine di mettere a disposizione di Castorina un organico competitivo in ogni reparto, ma buona parte dei nuovi arrivati ha faticato ad incidere e con il passar del tempo si sono toccati con mano gli effetti di una rosa probabilmente fin troppo modificata rispetto alla scorsa stagione.   A livello di nomi la formazione chiavarese tiene sicuramente il confronto con molte avversarie, non bisogna però scordare un dato di fatto incontrovertibile: anche e soprattutto in serie B i nomi blasonati, le figurine non portano punti. Con il senno di poi la scelta Castorina si è rivelata non idonea ai risultati sperati, la difesa ha iniziato a collezionare amnesie in serie, in mediana poche idee  per gli attaccanti e altrettanto scarsa protezione dinanzi alla difesa, attacco spuntato con De Luca con eccessivi alti e bassi e Luppi a lungo ai box. Il ritorno in panchina di Aglietti e lo stravolgimento nel mercato di gennaio rappresentano fattori potenzialmente utili a consentire la risalita, anche se gli effetti positivi stanno tardando a manifestarsi.   Chi si è spesso e volentieri messo positivamente in evidenza è invece Andrea La Mantia, attaccante di peso, reduce da una lunga gavetta e ben conoscitore della sofferenza anche in serie B. Ci ha convissuto a Vercelli, condividendo la compattezza e lo spirito del gruppo, oltre alla determinazione di chi non vuole mollare mai e non lascia nulla di intentato per ottenere un risultato positivo. L'Entella era reduce da un lungo periodo no, caratterizzato da un fortunoso successo a Terni e alcune gare condizionate da qualche episodio arbitrale sfavorevole. Poche tracce di gioco corale, una rabbia agonistica dimostrata soltanto in certe occasioni, una squadra talvolta passiva e impotente dinanzi alle fasi più critiche, una tifoseria troppo spesso non un fattore.   La Mantia ha sempre risposto presente, un buon bottino di goal impreziosito dalla doppietta rifilata al Parma, un fondamentale lavoro sporco al servizio della squadra talvolta ingabbiata nelle difficoltà di manovra e tendente a presentarsi con un baricentro troppo basso. La gara con gli emiliani rappresentava un'occasione da non fallire, l'Entella ha fatto sua l'intera posta in palio con pieno merito, tre punti che alimentano sensibilmente le chance salvezza, calate improvvisamente a causa dei risultati ottenuti nel 2018.   In attesa di ottenere il massimo dagli scontri diretti casalinghi con Pro Vercelli, Ascoli e Avellino, i chiavaresi hanno dato un forte segnale alle dirette concorrenti, scocca il momento di mostrare a tutti il vero valore di una formazione potenzialmente in grado di posizionarsi in un tranquillo centro classifica. La situazione sarà problematica e ricca di incertezze fino al termine della stagione, sono molte le squadre racchiuse in pochi punti, basta poco per spiccare il volo o sprofondare. Servono continuità, concentrazione e fuoco interiore, senza i quali nessuna pericolante può mantenere la categoria e l'Entella le ha dimostrate soltanto a corrente alternata.   In vista del rush finale mister Aglietti può contare su un attaccante smanioso di fornire un contributo decisivo verso la salvezza, un esempio per compagni e l'intera piazza chiavarese. Goal, spizzicate agevolando l'inserimento dei centrocampisti, sponde a favore del rapido De Luca, il lavoro di copertura nei momenti di maggiore sofferenza. Un'altra salvezza da conquistare, è questo l'obiettivo per chi non ha mai dimenticato l'attuale dimensione e per chi inconsciamente dava troppe cose per scontate perdendo di vista le reali prospettive. Con questo La Mantia non è troppo tardi.   Diego Anelli Direttore www.sampdorianews.net