La B-landia sta facendo impazzire i suoi fedeli appassionati, il cui numero continua ad aumentare a vista d'occhio grazie ai colpi di scena, ai talenti cristallini e alle partite infinite che soltanto un campionato ostico e imprevedibile come il torneo cadetto può offrire.
Le sorprese sono state all'ordine del giorno anche nell'ultimo turno, in primis la roboante e inattesa vittoria della Pro Vercelli al Renato Curi. Da una parte gli umbri senz'altro tra le formazioni protagoniste di un invidiabile inizio di stagione, dall'altra i piemontesi rimasti a galla grazie al fondamentale successo contro il deludente Cesena. Grassadonia, in virtù di sei punti dall'enorme peso specifico, fortifica una panchina diventata assai traballante, ha trovato la quadratura del cerchio, il gruppo ha manifestato maggiore consapevolezza nei propri mezzi e superiore autostima, evidenziando personalità su un campo ostico per qualsiasi compagine.
È vero, gli uomini di Giunti hanno offerto una prestazione ben lontana dai propri standard, è scesa in campo una formazione irriconoscibile e l'espulsione di Pajac non ha fatto altro che peggiorare ulteriormente le cose, ma è giusto riconoscere i meriti della Pro Vercelli, capace di fare un figurone seguendo il percorso dell'umiltà e dell'organizzazione. Molti i protagonisti del clamoroso blitz in terra umbra, tra loro risulta doveroso soffermarsi sulla prestazione da incorniciare di Luca Castiglia. Ormai non ci troviamo più dinanzi ad una promessa, ad un giovane talento scuola Juventus, il centrocampista si trova nel pieno della carriera e si sta giocando carte importanti per alzare ulteriormente l'asticella a livello di carriera.
Sia a Vicenza che da diversi anni a Vercelli si è fatto apprezzare per continuità di rendimento, duttilità tattica, abnegazione e fiuto per il goal, mettendo a segno reti pesanti nell'economia di ogni annata. L'inizio di stagione dei piemontesi è stato molto difficile, i 6 punti conquistati contro Cesena e Perugia hanno fornito provvidenziale ossigeno ai fini di ritrovare serenità e ottimismo in ottica futura. L'obiettivo salvezza è tornato realistico, gli uomini di Grassadonia ci sono e vorranno giocarsi fino in fondo ogni chance per non tradire le attese; con un Castiglia su questi livelli il traguardo pare meno lontano.
A 28 anni il ragazzo nativo di Ceva si trova a disputare una stagione fondamentale, contribuire nuovamente agli obiettivi del collettivo potrebbe significare un domani mettersi alla prova in palcoscenici ancora più prestigiosi, dove la competitività, le ambizioni e la concorrenza raggiungono livelli superiori. La conclusione da fuori, la capacità di aggredire gli spazi, i tempestivi inserimenti senza palla, la dote di ricoprire più ruoli con la medesima efficacia costituiscono qualità non comuni.
A Perugia ha nuovamente dimostrato tutto il proprio bagaglio tecnico - tattico, scocca ormai l'ora di puntare al massimo, disputare la miglior stagione della carriera, sfruttare al 100% le proprie caratteristiche per salire su un treno che attende da tempo Luca Castiglia, il quale si ritrova tra le mani un biglietto ottenuto con sacrifici e meritocrazia.
Diego Anelli Direttore www.sampdorianews.net