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B-landia: Mattia Sprocati, il trascinatore all’Arechi

20.09.2017 | 21:00

Massimo Coda e Alfredo Donnarumma sono partiti verso altri lidi, l’obiettivo stagionale della Salernitana potrebbe anche non coincidere con un piazzamento play-off visto il profilo basso mantenuto in estate dalla società dinanzi alle ambizioni della piazza. Ciò nonostante i granata hanno eccome i profili giusti per ritagliarsi uno spazio di rilievo in cadetteria, togliendosi soddisfazioni non da poco.

Tra gli elementi da seguire con attenzione non possiamo non citare Mattia Sprocati, il quale ha rischiato di perdersi nel limbo degli svincolati dopo il fallimento del Parma, invece è riuscito a tenere botta, a meritarsi spazio tra i cadetti. L’esperienza di Vercelli l’ha maturato, il passaggio alla Salernitana ha rappresentato un ulteriore salto di qualità in carriera, in quanto Salerno è una piazza in grado di trasmettere grandi emozioni, trascinare i propri beniamini oltre limiti oggettivi.

I granata hanno puntato sull’acquisto del suo cartellino e il ragazzo nativo di Monza sta rispondendo alle aspettative, evidenziandosi tra gli elementi in grado di creare l’agognata superiorità numerica sugli esterni, aumentare il tasso di imprevedibilità alla manovra offensiva. Talvolta il suo rendimento non viene sottolineato come meriterebbe, ci troviamo dinanzi ad un talento classe ’93 con ulteriori margini di crescita e ormai diventato imprescindibile nel’11 a disposizione di Bollini.

Il Pescara targato Zeman si sta facendo male da solo subendo clamorose rimonte in gare virtualmente già chiuse, ma all’Arechi i padroni di casa hanno avuto il merito di non gettare la spugna e l’autentico trascinatore porta proprio il nome di Mattia Sprocati, autore di un goal meraviglioso che ha rimesso tutto in discussione. Giustamente tv e carta stampata daranno la giusta visibilità alla perla di Federico Chiesa contro il Bologna, ma la prodezza dell’ex Pavia non è sicuramente di meno.

Conclusione a giro sul secondo palo da posizione assai defilata, assolutamente imparabile, la sfera colpisce la parte interna del montante per poi insaccarsi. Una finalizzazione voluta, cercata, una dote da sempre presente nel dna. Da quel momento gli abruzzesi hanno perso il bandolo della matassa, gli uomini di Bollini hanno ripreso fiducia e l’Arechi è diventata un’autentica polveriera capace di trasformarsi nel 12° uomo in campo. Senz’altro due punti persi per la compagine di Zeman, un pareggio ricco di carattere e fiducia per i campani in attesa di comprendere con precisione la propria dimensione nel nuovo torneo cadetto.

Sicuramente per Mattia Sprocati si tratta della potenziale gara della svolta con lo scopo di alzare ulteriormente l’asticella in termini di ambizioni, un obiettivo senz’altro raggiungibile a condizione che venga proseguito un percorso caratterizzato da continuità di rendimento, concretezza e abnegazione.

Diego Anelli Direttore www.sampdorianews.net