B-landia: Pro Vercelli, un cocente harakiri

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“Si è spenta la luce”. Sono parole forti e significative quelle pronunciate da mister Grassadonia in conferenza stampa per commentare una sconfitta che brucia e sa probabilmente di condanna alla retrocessione. Il k.o di Chiavari pesa come un macigno a livello di classifica e dal punto di vista morale. Con l'Entella era un autentico spareggio salvezza, in trasferta la Pro aveva comandato il gioco per una buona ora di gioco, con merito era passata sul doppio vantaggio, sfruttando al meglio le lacune di un avversario in palese difficoltà psicologica.



E' però bastata un'azione corale dei padroni di casa, ai quali sono stati concessi spazi inconcepibili in ripartenza, per rimettere tutto in discussione. Da quel momento i piemontesi sono letteralmente spariti dal campo, la ritrovata carica agonistica dei chiavaresi ha regnato sovrana negli ultimi 25', nei quali gli uomini di Grassadonia hanno subito tre marcature, concesso due rigori e nemmeno il palo colpito da La Mantia in occasione del secondo penalty ha evitato l'ennesimo k.o. Due partite nel giro di 90'.

La Pro Vercelli, probabilmente protagonista di una delle migliori gare stagionali fino alla marcatura di Crimi, è improvvisamente ripiombata in un tunnel di paure e blocchi psicologici che l'hanno fatta precipitare nel momento chiave dell'annata. Eppure sembravamo ormai prossimi a commentare un pomeriggio di grande personalità, compattezza della compagine di Grassadonia, ben messa in campo, capace di occupare il terreno di gioco con ordine e organizzazione. Il siluro di Mammarella aveva fatto saltare il banco, in molti a Chiavari hanno pensato ad un Kragl bis, ad un missile capace di rappresentare la prima brutta notizia in un pomeriggio da dimenticare.



Nell'intervallo Aglietti si sarà fatto sentire, lo spogliatoio di casa ha ritrovato orgoglio e determinazione, il goal ad inizio ripresa di Altobelli poteva rappresentare il colpo di grazia. L'Entella invece ha abbandonato i propri timori proprio quando la partita sembrava irrimediabilmente perduta ed è bastato un lampo per far crollare il castello costruito con merito dalla Pro Vercelli. La bagarre salvezza resterà combattuta fino all'ultimo respiro, i piemontesi rischiano però di terminare l'annata unicamente per l'onore, avendo polverizzato al Comunale di Chiavari una buona fetta delle proprie speranze.

Nell'ultima mezz'ora l'Entella, sulle ali dell'entusiasmo, correva al triplo e i piemontesi sono stati spazzati via. Risulta sempre complicato e praticamente impossibile da comprendere dove arrivano i demeriti di una formazione e i meriti dell'avversario quando si assiste ad una rimonta simile, clamorosa non soltanto per il punteggio, ma anche per la differenza in qualità e organizzazione di gioco riscontrata fino all'1-2. Tra gli uomini di Grassadonia si è registrato un crollo mentale e una condizione fisica non in grado di reggere al meglio una battaglia che appariva terminata dopo un'ora ma era in programma per la durata di ben 90' e oltre.



Le ultime giornate di campionato andranno onorate al meglio, scendendo in campo dando sempre il massimo a livello di impegno e professionalità, per la maglia che si indossa, la gloriosa società che si rappresenta, il pubblico presente in ogni campo e la regolarità del campionato. Non ci sono però dubbi sul fatto che una sconfitta simile rischi davvero di aver tagliato le gambe ad una compagine abituata a lottare all'estremo in ogni gara e adesso costretta a fare mea culpa per un crollo inspiegabile, avvenuto sul più bello, quando l'obiettivo salvezza era tornato fortemente d'attualità. Improvvisamente l'ultimo posto in graduatoria si è trasformato in un avversario aggiunto, il quale ha inesorabilmente presentato il conto di una stagione complicata.

Diego Anelli Direttore www.sampdorianews.net