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B-landia: quel lusso di tecnica e valori firmato Paulinho

06.12.2017 | 23:48

Per vincere un campionato, per diventare protagonisti in qualsiasi torneo risulta fondamentale poter contare su giocatori, uomini in grado di fare la differenza dentro e fuori dal campo. La Cremona calcistica, dopo decenni di delusioni nei campionati minori incapaci però di offuscare un passato che ha scritto la storia nella massima serie, è tornata a sorridere e ad entusiasmarsi con spontaneità, merito e orgoglio.

 

Un allenatore esperto e sempre sul pezzo in termini di idee tattiche e motivazioni come Attilio Tesser costituisce un’autentica garanzia, sul mercato la società si è mossa con sacrifici e oculatezza, costruendo un organico già competitivo per dire la sua in ottica play-off. Lo status di neopromossa non costituisce più un handicap, quanto accaduto spesso in serie B, con recentissime conferme, lo dimostra. Un mix di giovani in rampa di lancio ed elementi carismatici con alle spalle anni vissuti in cadetteria si conferma il grande punto di forza.

 

Tra i protagonisti impossibile non soffermarsi su Paulinho, davvero un lusso per la categoria. A Livorno divenne un idolo, ovvie le sirene da formazioni di fascia medio – alta come la Sampdoria, la decisione di accettare l’allettante offerta economica proveniente dal Qatar. Una scelta sulla quale ci si può trovare o meno d’accordo, tutto dipende da che lato si analizza un’esperienza simile. A distanza di tre anni la voglia di rimettersi in discussione, alla prova in un campionato europeo, competitivo, estenuante e ricco di sorprese.

 

La Cremonese ha puntato su di lui per completare il reparto offensivo e l’ex Livorno risulta spesso decisivo in termini di goal e assist, spaccando spesso e volentieri la gara subentrando dalla panchina. Standing – ovation per la voglia di mettersi a disposizione del gruppo, per goal dallo straordinario tasso di difficoltà. Contro lo Spezia ha nuovamente strappato applausi a scena aperta con una girata che sintetizza le qualità del bomber di razza, dell’attaccante sopra la media, di chi trasmette l’idea di essere capitato soltanto per caso in questa categoria. Coordinazione, potenza, rapidità nell’esecuzione, tecnica, senso della posizione e la giusta dose di coraggio di chi non ha paura nel tentare la giocata ad effetto, quella che molti colleghi non arriverebbero nemmeno a pensare.

 

Un calciatore che fa la differenza dentro e fuori dal campo, anche in termini di valori. In campo l’attaccante brasiliano ha gonfiato la rete in un’unica occasione contro gli Aquilotti, ma per gli amanti del calcio puro, genuino ha realizzato una doppietta. Il secondo sigillo è arrivato pochi secondi dopo il goal che ha sbloccato la gara, quando è andato ad esultare alzando al cielo la maglia di Mokulu, il compagno di reparto uscito poco prima in barella. Un segno di  vicinanza profonda, un gesto di compattezza nello spogliatoio grigiorosso. La concorrenza, la gioia personale passano in secondo piano rispetto al dolore e alla sfortuna di un compagno, costretto a stare a lungo lontano dai campi.

 

Contro gli uomini di Gallo sono arrivati tre punti dall’enorme peso specifico per la Cremonese, la quale consolida un ruolo di primo piano nella grande bagarre in chiave play-off ed è consapevole dell’enorme lavoro svolto da Tesser con un gruppo che segue alla lettera le sue indicazioni e offre un contributo di qualità e sostanza potenzialmente in grado di far sognare. E con un Paulinho su questi livelli pensare in grande è lecito, senza scordare i benefici di un superiore minutaggio al fine di raggiungere il top della condizione.

 

Diego Anelli Direttore www.sampdorianews.net