Bacca: “Con Montella è tutto diverso. Il mercato è chiuso”
La stagione del
Milan riparte nel segno di
Carlos Bacca. Prima pedina da sacrificare per rifocillare le finanze rossonere, poi uomo della provvidenza in virtù della meravigliosa tripletta alla prima di campionato contro il Torino. Perché 'El Peluca', l'Europa, la vuole conquistare con il Diavolo. Alla Gazzetta dello Sport il colombiano ripercorre la calda estate vissuta: "Prima ero sul mercato, so che il club aveva dei problemi e so che ero uno dei pochi che avrebbe garantito di fare cassa. Con i soldi della mia cessione il Milan avrebbe risolto diverse situazioni, quindi se fosse finita così lo avrei capito. Ora invece la sensazione di essere un incedibile è molto bella. Vuol dire che c’è fiducia in me, che sono andato bene. Prima di essere un calciatore sono una persona. Se sono importante per il Milan, vuol dire che devo restare". MONTELLA o MIHA? "Mi ha fatto cambiare idea la mia famiglia, in particolare mia moglie. Oltre che dall’Inghilterra avevo offerte anche da Italia (il Napoli, ndr) e Francia, ma erano tutte situazioni in cui non mi vedevo al 100%. Anche Montella ha fatto la sua parte. Con lui mi diverto molto di più, perché è con la palla che si gioca a calcio, non con la corsa. Se corri e basta allora tanto vale allenarsi con Bolt... Mi piace il suo gioco perché la squadra è costruita per attaccare e mi arrivano più palle gol. Col Torino sono state 5 o 6 e allora sì che la butto dentro tre volte. Se invece te ne arriva una è molto più complicato. L’anno scorso era così e dovevo restare concentratissimo. Posso dirlo? Ora è diverso, c’è allegria in spogliatoio, in pullman, in hotel. La scorsa stagione mancava. Montella mi ha detto chiaramente che gli sarebbe spiaciuto perdermi, che mi ritiene forte, un leader, e che segno tanto come faceva lui. Ho sentito la sua fiducia e so che nel suo tipo di gioco ci starò bene come. Voglio l’Europa con questa maglia, sto lavorando per questo. La mentalità mia e del club è europea, per il Milan l’Europa è un obbligo. Sono orgoglioso di essere in questo club e di esserci adesso: cinque anni fa sarebbe stato facile e comodo per chiunque scegliere il Milan, io l’ho fatto quando tutto era più difficile. Ora è arrivato il momento di cambiare la situazione e riportarla com’era. La rabona? La rifarò. A qualcuno non piacerà, ma se mi riesce poi sono un fenomeno per tutti...". Foto: Mirrore