BADELJ, INIEZIONE CROATA NEL MOTORE VIOLA
05.09.2014 | 09:30
Milan Badelj sotto la Fiesole: per tanti un fulmine nel ciel sereno del 31 agosto, per noi uno scenario non certo inedito posto che oltre un mese prima, correva il 24 luglio, avevamo accostato il nome del nazionale croato alla Fiorentina. All’epoca raccontammo come Pradé e Macìa avessero fatto seguire a lungo il venticinquenne centrocampista, ricavandone dagli osservatori sempre relazioni positive. I due uomini mercato del club dei Della Valle avevano fiutato l’affare low cost (il ragazzo era in scadenza con l’Amburgo) e pertanto, avendo mosso per tempo i passi decisivi, a poco più di 24 ore dalla fine del mercato estivo hanno chiuso l’operazione, regalando a Montella il primo dei due rinforzi per la zona mediana, seguito a ruota dallo sloveno Jasmin Kurtic, altra trattativa anticipatavi in tempi non sospetti.
Catapultato in una realtà del tutto nuova, Badelj potrà sfruttare la sosta dovuta agli impegni delle Nazionali per recuperare il terreno perduto ed iniziare a calarsi negli schemi dell’ex Aeroplanino, che lo ha precettato per l’amichevole di oggi con il Lugano.
Un profilo non secondario quello di Milan: nel giro della Croazia dal 2010, dopo aver percorso tutta la trafila delle rappresentative juniores (ben 64 apparizioni dall’Under 16 all’Under 21), il biennio in Germania – chiuso con 77 presenze e 4 gol all’attivo – ha contribuito parecchio alla sua formazione. L’Amburgo di oggi non è certo la corazzata che spadroneggiava in patria e in Europa a cavallo degli anni 70 e 80, ma il livello della Bundesliga nell’ultimo decennio si è progressivamente innalzato.
E lo specialista dell’est ha le carte in regola per imporsi anche in un campionato tatticamente più difficile come il nostro, grazie ad una versatilità che gli consente praticamente di ricoprire tutti i ruoli del centrocampo: abitualmente si disimpegna da centrale ma può giocare anche da interno o mezzala, supportato com’è da un fisico importante (186 cm per 76 kg) e da una buona tecnica di base.
Procedendo a ritroso per ripercorrere gli altri passaggi significativi della carriera del nostro personaggio del giorno, Milan nasce a Zagabria il 25 febbraio del 1989 e trascorre gli anni della formazione quasi integralmente nel vivaio della locale NK, per poi approdare all’età di 17 anni nel settore giovanile della Dinamo.
Il blasonato sodalizio presieduto da Mamic nel 2007-08 lo manda a farsi le ossa alla Lokomotiv, ulteriore compagine della Capitale, per poi richiamarlo alla base dopo 12 mesi. Nel quadriennio 2008-12 Badelj indossa la maglia della Dinamo Zagabria in 188 occasioni, trovando la via della rete 37 volte e contribuendo alla conquista di 4 campionati, 3 Coppe nazionali e 1 Supercoppa di Croazia. Numeri, corroborati da prestazioni costantemente sopra la media, che gli valgono l’interesse dell’Amburgo.
Ormai però la squadra anseatica rappresenta il passato, nel suo presente c’è la Fiorentina: “Una sfida importante, certamente un passo in avanti per la mia carriera. Amburgo è una grande piazza, ma credo di essere andato in un club persino migliore. Giocherò in una squadra veramente forte, piena di giocatori di alta qualità, gente che in campo fa la differenza, a partire da Cuadrado che la società è riuscita a trattenere. La concorrenza per me sarà molto forte, dovrò confrontarmi con calciatori del calibro di Borja Valero, Pizarro, Aquilani, Fernandez, Ilicic e ora anche Kurtic. Ma è normale, le ambizioni della Fiorentina sono chiare, speriamo di crescere esponenzialmente, è quello che vogliamo”.
Idee e parole chiare, alla ripresa la Viola avrà un Badelj in più nel motore.