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Balata: “La nuova B? 19 società ci chiedevano di organizzare la stagione e ci sono state due delibere”

20.08.2018 | 11:03

Mauro Balata, presidente della Lega di Serie B, ha parlato ai microfoni di Radio Rai Uno facendo il punto sul campionato cadetto: “Il mio primo pensiero va alla comunità di Genova e alle famiglie che sono state colpite da questa immane tragedia. Anche noi vogliamo essere presenti e sostenere la città e chi è stato colpito con delle iniziative che abbiamo già deciso oltre al minuto di silenzio e al lutto al braccio. Coinvolgeremo tutti i ragazzi dei settori giovanili per coinvolgerli nel ricordo. Il possibile sciopero dei giocatori di B? Sono una persone di dialogo, che ama il confronto. Un confronto che deve essere basato sul rispetto reciproco e su argomenti ben precisi. Noi non siamo d’accordo con lo sciopero perché riteniamo ciò che è accaduto per il campionato, sia un’iniziativa a favore del movimento calcistico. Sia una iniziativa a favore dei calciatori e dei dipendenti delle società, che spesso vengono abbandonati per strada. Campionato a 22 squadre anziché a 19? Siamo arrivati al 13 di agosto, dovendo iniziare il 24, con 19 società che ci chiedevano di organizzare la stagione e iniziare a giocare garantendo anche gli investimenti regolarmente fatti da chi si è conquistato la cadetteria sul campo. In più ci sono state due delibere, decise dall’Assemblea. I problemi della sostenibilità e del livello tecnico sono dei temi che procedono da anni. L’intervento di Lotito? A me non risulta pressione da parte sua. So che tutte le società sono pronte per scendere in campo, sono unite su questa posizione che ha avuto il conforto della FIGC. C’era un problema: noi abbiamo dovuto inseguire e analizzare la situazione fino al 13 di agosto, con gli organi di giustizia che non hanno potuto rispettare i tempi per farci prendere un certo tipo di notizie. La nostra primaria esigenza era quella di far partire i campionati, garantendo i diritti delle squadre già presenti regolarmente nel campionato. Avevamo già individuato la data di inizio da tempo e vogliamo rispettarla. Ci siamo sentiti spesso con Tommasi e Calcagno e ho chiesto a loro di perseguire le istanze di riforma e rinnovamento che cerchiamo di portare avanti da tempo. Quanto disturba il fatto che il presidente Gravina attacchi le scelte della Lega di B? Io rispetto tutti. Di solito sono abituato a guardare i problemi in casa mia. Le mie società mi hanno chiesto di perseguire una linea e noi abbiamo deciso di dare un segnale concreto che va a favore di tutto il movimento calcistico. Si vuol ripulire il calcio della fascia di gente sempre sul ciglio del burrone? In questi pochi mesi di presenza nel calcio ho sempre portato avanti questa idea. Ho fatto tante proposte in questo senso fin da subito, ma la sensazione che ho avuto è che in questo momento si stia parlando di più di politica sportiva che dei problemi veri. Il mio appello è quello di sedersi a un tavolo, aprendo una stagione di riforme ma senza pregiudizi. Dobbiamo analizzare i problemi, ricevere le proposte migliori ed accoglierle. Difficoltà in caso di sciopero per i recuperi? A questo punto non so se riusciremo a partire a Natale, se così è e visto i ricorsi alla giustizia ordinaria. C’è un problema legato alla tempistica della giustizia sportiva. C’è un problema di professionalizzazione che operano nella giustizia sportiva. Dobbiamo intervenire, perché i giudizi devono essere rapidissimi come nel resto d’Europa dove si conoscono le date di partenza e d’arrivo. Ci sono 19 squadre che hanno conquistato la B sul campo, che io devo tutelare. Il campionato deve partire. Far partire un campionato è un dovere per il presidente della Lega ma anche del commissario straordinario della FIGC. Perché non il campionato direttamente a 20? Siamo arrivati al 13 agosto con sole 19 squadre regolarmente iscritte e noi dovevamo salvaguardare i diritti di queste società. Ripescaggio generale a 24 squadre? Mi auguro decisamente di no. Ci sono state valutazioni e delibere dalla FIGC alle quali noi ci siamo attenuti alla lettera. Ottimista o pessimista per la partenza del campionato il prossimo weekend? Non sono né l’uno né l’altro. Noi vogliamo partire, vogliamo che il campionato parta. Quello che accadrà dopo non lo possiamo sapere, ma noi avremo massimo rispetto per tutte le componenti del calcio e anche la giustizia sportiva e le sue decisioni”.

Foto: Twitter Balata