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Baldissoni: “Non volevamo allontanare Totti. Deromanizzazione? I fatti dicono altro”

18.06.2019 | 14:14

Dopo il comunicato ufficiale da parte del club, a Sky Sport 24 è arrivata anche la risposta del vicepresidente della Roma, Mauro Baldissoni, a Francesco Totti, che nel corso della conferenza al CONI ha attaccato l’attuale proprietà giallorossa. “Credo sia opportuno menzionare il passaggio da grande giocatore ad altro, non è mai facile e non è rapido. Siamo stati pazienti nei confronti di Totti, il primo anno era difficile capire cosa significa essere dirigente. Dopo l’addio di Monchi gli abbiamo offerto il ruolo di Direttore Tecnico, dispiace che questa sia stata la sua risposta. Lui ha inciso sulla scelta di Ranieri e, come ha raccontato, ha fatto di tutto per convincere Conte a venire a Roma. Aveva già avuto modo di esprimere il suo parere, noi speravamo di poterlo far integrre ancora di più in quello che comunque è un lavoro di squadra, nessuno decide da solo”.

Deromanizzazione? Parlano i fatti – dice Baldissoni – ha avuto due contratti da calciatore e uno da dirigente, così come De Rossi, al quale è stato offerto un ruolo al fianco dell’amministratore delegato. Ci sono Florenzi e Pellegrini e abbiamo avviato la Hall of Fame per coinvolgere chi abbia giocato con questa maglia. Abbiamo sempre privilegiato chiunque ha aiutato questa società in campo ed è evidente. Sarebbe sciocco deromanizzare la Roma, come potevamo pensare di rinunciarci, visto che al momento dell’acquisto degli americani era più famoso lui della squadra?”.

“Pallotta assente? Liverpool e Chelsea hanno vinto le coppe europee più importanti, non credo i rispettivi presidenti siano stati presenti. Pallotta lo ha invitato più volte a Boston, mi rendo conto della difficoltà data da lingua e cultura, ma l’interesse del presidente ha sempre provato a facilitarlo. Abbiamo sempre avuto un rapporto cortese e corretto”.

“Il riferimento ad un’altra proprietà? La Roma non è in vendita e Pallotta non vuole cederla, siamo una società quotata in borsa. La questione stadio è cruciale, serve come amplificatore di ricavi, non è un business fine a se stesso. Lo stadio porta competitività, senza sarà difficile fronteggiare la Juventus. E se Pallotta vede che questo investimento è possibile allora potrebbe pensare a qualcosa di diverso”.

La conferenza stampa? Lascia dispiacere e tristezza, ma la Roma deve andare avanti. In questi mesi la nuova proprietà ha investito tanto nonostante i paletti del Fair Play Finanziario e nonostante l’assenza dalla Champions League. In otto anni si può sbagliare, è una motivazione in più per migliorarsi. In questi anni abbiamo comunque raggiunto buoni risultati, sappiamo di dover correggere alcuni errori. Pallotta ne è consapevole, e punta a replicare il successo otetnuto con i Boston Celtics”.

Foto Sito ufficiale Roma