Balotelli si racconta: “Italia? Negli ultimi anni ho fatto fatica, mi sarei chiamato per subentrare”
07.09.2023 | 15:50
Prosegue in Svizzera la carriera di Mario Balotelli, sotto contratto con il Sion fino a giugno 2024. Intervenuto durante l’ultima live di ‘Controcalcio‘, l’attaccante si è soffermato su temi disparati: dalla Nazionale al mercato della Saudi League, passando per il livello attuale della Serie A, e per il ricordo di due figure cruciali per lui, come Mino Raiola e Siniša Mihajlović. Ecco le sue parole:
“Nazionale? Mi sarei chiamato perché non sono mai stato uno costante nei novanta minuti e mi sono sempre bastate una o due palle. Negli ultimi anni ho fatto più fatica, deve giocare chi sta meglio. Mi sarei chiamato ma non mi sarei fatto giocare ma subentrare. Se accetterei una convocazione? Non lo so, sono sincero: ho avuto tante belle cose dalla Nazionale in passato, ma negli ultimi anni ci sono state molte delusioni, ma non è un no. L’Arabia? Io ho rifiutato un’offerta cinese molto più alta delle cifre arabe. Non rimpiango di averla rifiutata, ho preferito giocare a calcio e restare a Marsiglia. Non so cosa farò in futuro, ma come si può dire che uno che va in Arabia non per soldi? Se offrissero pochi soldi i giocatori non ci andrebbero.
Un ritorno in Italia? Non lo so, io voglio giocare. Ho qualche problema in questo momento a Sion, ma sono risolvibili. L’anno scorso ho guardato un paio di partite di Serie A e non per cattiveria ma le paragonavo alle partite che facevamo in Turchia. Il livello è quasi più alto in Turchia oggi della Serie A. La Serie A non è un campionato scarso, ma il livello degli altri campionati si sta alzando.
Poi un aneddoto su Raiola e il ricordo di Mihajlovic: “Quando stavo firmando al Nizza, eravamo seduti col presidente e Mino gli diceva: “Non prenderlo. Ti distrugge lo spogliatoio. Ti divide la squadra in due. Non fa un goal”. Io lo guardavo e lui: “Lasciami stare”. Alla fine è riuscito a farmi prendere più soldi. Il presidente rideva. Mino era serio perché aveva la sua tattica. Io dicevo: “Mino non potrà mai funzionare così, perché questo pensa che sono matto”. E invece è riuscito a farmi prendere di più. Con Mihajlovic avevo un rapporto bellissimo. L’ho conosciuto all’inizio della mia carriera con l’Inter, era il vice di Mancini. Aveva un carattere molto duro, ma con lui si stava veramente bene. Era come un fratello maggiore”.
Foto: Instagram Balotelli