Che barba che noia: quelle penalizzazioni di un sistema da ribaltare
Non sappiamo più da quanto tempo perché ne è trascorso tantissimo. Ma siamo andati in doppia cifra (parliamo di anni), sempre la stessa minestra. Siamo gli unici al mondo, o quasi, ad assistere al balletto delle
penalizzazioni in
serie B. Oggi il
Pisa, domani il
Latina, dopodomani l'
Avellino, tra 15 giorni chissà chi. Che barba che noia, non se ne può più. C'è un sistema da rifondare, da ribaltare e nessuno muove mezzo dito. Da anni auspichiamo un sistema di prevenzione che tuteli il campionato, a maggior ragione quello di serie B, facendo in modo che la classifica non venga modificata in corsa. Che poi sarebbe più o meno la stessa sostanza di chi giustamente parla di "campionati falsati". Se proprio fosse necessario, ma sarebbe il caso di evitare anche questo, punti da scontare per inadempienza entro ottobre, massimo novembre. Poi stop. E invece no, questo carrozzone piace soltanto quando bisogna parlare di diritti televisivi o di torte da spartire. Date un'occhiate agli altri campionati: tranne rarissime eccezioni non esiste il segno "meno" in classifica. A maggior ragione da marzo in poi. Da noi non è possibile. E nessuno muove mezzo dito...