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Baresi compie 60 anni: “Il Milan è la mia vita. I primi due anni di Sacchi sono il ricordo più bello”

08.05.2020 | 14:45

In occasione del suo sessantesimo compleanno, il leggendario capitano del Milan, Franco Baresi, si è raccontato a MilanNews.it: “Il Milan è la mia vita. Penso alla mia infanzia ed alle tappe che ho dovuto affrontare. Sono arrivato adolescente ed oggi, a 60 anni, sono un po’ più maturo e più saggio. Con il Milan ne ho viste tante, sia sul campo sia da dirigente. Ho incontrato tante persone lungo il cammino che mi hanno fatto crescere, mi hanno forgiato e mi hanno dato. Le persone che mi hanno dato di più? Rivera è stato il mio capitano, da lui ho imparato tantissimo, anche se l’ho avuto solo un anno perché lui era a fine carriera. Liedholm e Rocco sono state due icone: se penso a loro mi vengono i brividi. Rocco mi ha dato fiducia. Lui era bravissimo con i giovani. Berlusconi ho avuto la fortuna ed il privilegio di averlo per 30 anni come Presidente. È stato lungimirante e, per me, è stato fondamentale. Ha portato la sua mentalità vincente dentro una squadra di calcio. Sacchi è stato quello che mi ha completato e migliorato sotto tanti punti di vista. Preparava le gare in maniera diversa da quello che era il metodo abituale dell’epoca. Lo Scudetto del 1988 è stato pieno di sorprese perché praticavamo un calcio nuovo, diverso. L’anno dopo siamo tornati in Coppa dei Campioni e l’abbiamo vinta. La finale persa più amara? Forse Marsiglia, anche se era una squadra molto difficile da affrontare, forte fisicamente. Il Milan in quell’occasione meritava di più. Chiaro che poi su ciò che è venuto fuori uno ci pensa. USA 1994? Tenevo moltissimo a quel Mondiale perché ero capitano, c’erano tanti compagni di club e Sacchi allenatore. Quando mi sono infortunato alla seconda gara il morale era sotto i tacchi, vedevo che si stava frantumando la mia occasione. Devo solo ringraziare i miei compagni per aver giocato la finale, la squadra dimostrò grande carattere.”

 

Foto: Charity Stars