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Baroni: “Pedro è un esempio per i più giovani. Castellanos può segnare ancora più gol”

03.10.2024 | 21:41

Marco Baroni, allenatore della Lazio, ha parlato in conferenza stampa dopo la vittoria contro il Nizza in Europa League.

Queste le sue parole: “I ragazzi sono stati molto bravi a interpretare la partita, loro sono una squadra complicata con un ottimo palleggio. La squadra ha saputo tenere bene il campo e ha affondato quando doveva. C’è stato un momento dove ci siamo abbassati e mi sono preoccupato, per questo quando siamo rientrati abbiamo cambiato qualcosa, poi abbiamo ripreso in mano la partita. Al 75esimo è diventato difficile giocare perché il pallone non scorreva più, ma la squadra ha dimostrato carattere e attenzione perché in queste partite sono i dettagli a fare la differenza”.

Ha ottenuto le risposte che cercava? “Dovremo essere bravi a recuperare, ci aspetta una partita complicata. Volevo risposte visto che sono andati in campo ragazzi che hanno fiducia da parte mia e dei compagni di squadra, sapevamo di affrontare una squadra difficile e ho avuto le risposte dalla prestazione della squadra. Posso fare queste rotazioni perché vedo come lavora la squadra, se lavorano così non ho dubbi ad alternare. In campo c’erano Marusic, Patric, Pellegrini, Vecino, Pedro che ha ritrovato una condizione importante, ci sono giocatori che per me sono titolari”.

La vittoria di oggi è la vittoria del gruppo? “I ragazzi sono i principali artefici di quello che proponiamo, dopo il ritiro vi dissi che dovevo ringraziare i ragazzi perché avevo trovato una disponibilità che non era scontata. Quando c’è questo è più facile, la squadra ha capito la proposta e crede in quello che stiamo portando con il mio staff, questo è un acceleratore importante. Dobbiamo spingere ancora, ci sono tante partite e non dobbiamo abbassare la guardia nemmeno di un millimetro”.

Si sta facendo un’idea sui confini della forza della sua squadra? “Noi possiamo migliorare ancora, la squadra ha margini, li vedo e i ragazzi lo sanno. Dobbiamo rimanere equilibrati nel lavoro, è chiaro che quando vedi una squadra che lavora come questa i cambi diventano naturali. Potrei fare qualche nome, ma c’è da parlare di tutti, io so di cambiare i singoli ma non cambia l’atteggiamento della squadra in campo, non cambia la filosofia e non cambia l’identità della squadra”.

Come sta Gila? A che punto è Gigot? “Gigot sta molto meglio, oggi è voluto venire in panchina e adesso arriva la sosta dopo domenica. Sta lavorando con la squadra e sta bene, già domenica può andare in campo qualche minuto se ci sarà bisogno, poi definitivamente rientrerà dopo la sosta. Gila ha preso un pestone, c’è stato un affaticamento di Marusic e di Vecino”.

Su Castellanos: “Quando sono arrivato sapevo che fosse un giocatore forte, mi era piaciuto molto vedendo i suoi movimenti. Lo scorso anno aveva un giocatore come Ciro Immobile davanti e ha trovato meno spazio, ma fin dai primi allenamenti ho visto una ferocia e ha le caratteristiche che piacciono a me. Sa chiudere l’azione, sa legare il gioco, ora cerchiamo di farlo migliorare ancora e di segnare tanti gol perché ha le potenzialità per farli”.

Su Pedro: “Lui ha ancora due tre anni ad altissimo livello, non ho mai visto un giocatore allenarsi a questo livello, è un piacere vederlo quotidianamente. È in una condizione fisica straripante, ci fa migliorare giorno dopo giorno. Per noi è un modello, se qualche giovane è intelligente lo deve guardare anche quando si mette gli scarpini in spogliatoio”.

Foto: twitter Lazio