BARRECA VA DI CORSA, PER IL TORO E PER LA GLORIA

Nel pomeriggio di domenica il Toro ha ufficializzato il rinnovo fino al 2021 di Antonio Barreca, specificando che il nuovo accordo è stato sottoscritto dal presidente Urbano Cairo e dal talentuoso esterno negli spogliatoi dello stadio Olimpico Grande Torino, dopo la partita contro il Cagliari. Lo stesso Cagliari che lo aveva riscattato, prima che il club granata, a soli 10 minuti dalla deadline dello scorso 25 giugno, decidesse di esercitare il diritto di contro opzione per riportare a casa l’ultimo gioiellino sfornato dalla propria cantera. Mai scelta rivelatasi più azzeccata, considerato che il 21enne mancino - nato e cresciuto all’ombra della Mole - dallo scorso 18 settembre è diventato un intoccabile per Mihajlovic, all’interno di una formazione che rappresenta una delle note più liete e spettacolari della corrente edizione del campionato di Serie A. A spalancargli le porte della titolarità è stato un evento funesto, la rottura del crociato riportata da Molinaro nel match contro l’Empoli, ma si sa come spesso nel calcio le cose funzionino così. Ai primi 58 minuti dell’esordio assoluto, disputati contro i toscani alla quarta giornata, se ne sono aggiunti altri 720 (esclusi quelli di recupero). Otto su otto, Sinisa non lo ha mai fatto rifiatare, nemmeno per sbaglio. E non avrebbe avuto motivo dato che Antonio, al primo impatto con il massimo campionato, se la sta cavando con la naturalezza dei predestinati: macina chilometri sull’out di competenza senza soluzione di continuità, alternando sovrapposizioni e diagonali con la personalità di un veterano. Da oltre un anno è entrato a far parte della Nazionale Under 21, Gigi Di Biagio gli ha regalato la gioia del debutto il 12 agosto del 2015, in occasione dell’amichevole contro l’Ungheria, dopodiché lo ha chiamato in causa altre cinque volte, l’ultima contro la Lituania nel mese di ottobre, gara conclusasi col pareggio necessario a conseguire la qualificazione aritmetica ai prossimi Europei di categoria.  Nei giorni scorsi si era vociferato di una possibile chiamata in Nazionale maggiore, Giampiero Ventura lo conosce a bene, ma per il momento il ct ha deciso di lasciare Barreca in forza agli azzurrini, pur monitorandolo come confermato implicitamente ieri dal suo agente Marcello Bonetto: “Siamo felici per l’esito di una trattativa che è stata condotta con serenità. Prima del prestito al Cagliari Petrachi mi disse che se Antonio avesse evidenziato qualità da giocatore di Serie A, il suo ingaggio sarebbe stato adeguato. Ed è andata esattamente così. Il Torino ci ha sempre creduto e Barreca con questo contratto realizza un sogno: non ha sottoscritto un semplice rinnovo, ma il prolungamento con il club della sua vita. La Nazionale maggiore? Non c’è fretta, adesso si concentri sull’Under 21, la gara di giovedì a Southampton contro l’Inghilterra sarà una bella festa, poi se continuerà così la chiamata di Ventura prima o poi arriverà”.



Adesso ripercorriamo brevemente le tappe principali che hanno sin qui caratterizzato la carriera del nostro personaggio del giorno. Antonio nasce a Torino il 18 maggio del 1995 e ben presto entra nel vivaio granata, categoria pulcini, grazie ad una intuizione di Silvano Benedetti. Percorre tutta la trafila e nella stagione 2012-13 Moreno Longo lo lancia da sottoleva in Primavera nella stagione 2012-13: giusto far bruciare le tappe a chi è già in grado di misurarsi con i più grandi. L’annata successiva è quella della cavalcata conclusasi in modo amaro, con lo Scudetto perso ai rigori contro i pari età del Chievo, dopodiché Massimo Bava, responsabile del settore giovanile del Torino che gli aveva fatto firmare il primo accordo da professionista nel 2013, gli adegua il contratto e poi gli suggerisce di andare in prestito al Cittadella. E Barreca, al primo anno di B, mette a referto ben 38 presenze (36 da titolare, con un gol al Carpi e ben 8 assist all’attivo). All’avventura di Cagliari abbiamo già accennato, con 15 apparizioni (11 dal primo minuto) e 2 assist, il nostro protagonista quotidiano dà un buon contributo all’immediato ritorno in A dei sardi. Il resto è storia di questi giorni.

Munito di un fisico prestante ma agile (184 cm per 70 kg), il modello di ispirazione del laterale piemontese è il grande ex Matteo Darmian, oggi al Manchester United, “quando mi allenavo con la prima squadra mi aiutava tanto, mi piace il suo modo di giocare”, senza dimenticare il madridista Marcelo “un’altra fonte di spunti, per quanto riguarda la fase offensiva”.  ‘Muse ispiratrici’ di un ragazzo cui il tempo riserva ovviamente ampi margini di miglioramento, rispetto ad una base già ottima. Il resto lo farà il carattere: “Mi sentivo pronto già l’anno passato, ma devo ammettere che l’esperienza di Cagliari mi è servita. Adesso lo sono di sicuro”,  così Antonio non troppe settimane fa: passare dalla teoria alla pratica è stato un lampo. Barreca va di corsa, per il Toro e per la gloria.



Foto: Instagram Antonio Barreca