Bastoni-Inter tra il sensazionalismo e la ragione
L’
Inter non vuole vivere più una vicenda come quella di
Skriniar, al netto degli errori che sono stati commessi in passato. Perché di errori ne sono stati commessi, nella vita chi non ne commette? Noi restiamo dell’idea che l’Inter abbia bisogno di una nuova proprietà per evitare che qualsiasi sessione di mercato non diventi un tormento. Non si può lavorare con la calcolatrice in mano, sapendo che a un meno debba corrispondere prima un più. Ma una cosa su Alessandro
Bastoni ci preme dirla: è una storia diversa da quella di Skriniar, almeno sono queste le avvisaglie. E il suo agente Tullio Tinti ha sgombrato il campo da qualsiasi equivoco. La volontà è quella di rinnovare, avvicinandosi il più possibile ai 6,5 milioni richiesti, magari andando a 6 milioni e aggiungendo i bonus necessari. Ecco perché non si può passare dal sensazionalismo del giorno prima (c’è chi ha parlato di rottura imminente) per fare macchina indietro 24 ore dopo. Si può sbagliare, ma non cambiare radicalmente versione dopo il tramonto, quando all’alba era stato sostenuto l’esatto contrario. Su Bastoni seguiamo gli eventi, non calpestiamoli con teorie astruse e campate per aria. È questa l’enorme differenza tra il sensazionalismo e la ragione, soprattutto alla luce dei fatti più recenti. Foto: Bastoni Instagram