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Belfodil, un talento infinito

30.06.2012 | 10:42

Il Parma sta per soffiare al Bologna Ishak Belfodil, giovane talento classe ‘92 di proprietà del Lione.

Portato in Emilia lo scorso gennaio dal direttore generale rossoblu Zanzi (con la formula del prestito con diritto di riscatto fissato a 4,5 milioni di euro), l’attaccante franco-algerino paragonato in patria a Karim Benzema, sta per tornare in Emilia ma per vestire i colori gialloblu.

Viste le difficoltà avute da Lione e Bologna nel trovare l’accordo, l’amministratore delegato Pietro Leonardi si è inserito prepotentemente nella trattativa, per assicurarsi le prestazioni di uno dei giocatori più promettenti in circolazione. Ma andiamo a conoscerlo meglio…

Nato a Mostaganem, in Algeria, il 12 gennaio del 1992, Ishak Belfodil è cresciuto nei sobborghi di Parigi muovendo i primi passi da calciatore nell’OSC Elancourt prima e nel Trappes FC poi.

Acquistato dalla “cantera” del Psg nel 2005, l’ariete franco-algerino alto 191 cm per 90 kg trova la sua definitiva casa madre tre anni dopo nell’Olympique Lione, squadra padrone in quegli anni del calcio transalpino.

Troppo forte per giocare negli Under 18, nel 2009/10 viene promosso in prima squadra dove però riesce a farsi vedere soltanto in sei occasioni, Champions League compresa.

Nella formazione B, invece, Belfodil conferma le qualità da attaccante moderno messe in mostra negli Europei Under 19 del 2011 in Romania realizzando la bellezza di 22 gol in 44 partite.

Agile, potente e allo stesso tempo tecnico, nella scorsa finestra del mercato invernale il Bologna, su consiglio dell’ex direttore sportivo Salvatore Bagni, riesce ad acquistare a titolo temporaneo il cartellino del giocatore.

L’abbondanza dell’attacco a disposizione di Pioli (Di Vaio, Diamanti, Acquafresca e Ramirez), però ostacola l’ambientamento in Serie A del giovane talentino che riesce a lasciare il segno soltanto nel match casalingo contro il Genoa, firmando l’assist per il 3-1 di Garics.

Salutato Di Vaio, si pensava che il Bologna potesse puntare su di lui: il riscatto di 4,5 milioni, invece, era ritenuto una cifra troppo esosa per i felsinei, e così il Parma ha deciso di sferrare il colpo decisivo.