Ben Arfa, i due anni buttati al Psg e il possibile ritorno alle origini
“Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano”, il refrain vendittiano si attaglia a tanti casi di calciomercato. L'ultimo è quello che può chiamare in causa
Hatem Ben Arfa: ieri
Jean-Michel Aulas, vulcanico presidente del
Lione, ha ammesso i contatti con l'entourage del fantasista classe 1987, in scadenza di contratto con il
Psg che lo tiene in naftalina da oltre un anno, fuori rosa non avendo mai legato con
Unai Emery, che la scorsa stagione era riuscito quantomeno a ritagliargli 661 minuti tra campionato e Champions. Nel 2016 il club presieduto da
Al-Khelaifi lo aveva preso a sua volta a parametro zero, dopo che il bizzoso trequartista era letteralmente risorto nella stagione di
Nizza, chiusa con 17 reti e 6 assist in Ligue 1. Ma il matrimonio con
Les Parisiens si è rivelato un flop assoluto, i 4 gol segnati l’anno scorso fanno poco testo. E adesso nel futuro di
Hatem, orientato a restare all’interno dei confini nazionali dopo non aver lasciato tracce nei 5 anni trascorsi in Premier tra
Newcastle e
Hull, potrebbe esserci il ritorno alle origini, in quel
Lione dove si formò a livello giovanile per poi affermarsi nel grande calcio vincendo ben 4 campionati, 1 Coppa di Francia e 3 Supercoppe, con uno score complessivo di 12 gol e 10 assist nelle 89 presenze messe a referto in prima squadra. Lo scenario non è più quello dello storico
Stade de Gerland, adesso la casa della banda
Genesio è il
Parc OL ma cambia poco:
Aulas, che ci aveva provato già in passato, lavorerà fino in fondo per riportare all’ovile
Ben Arfa. Foto: Ahram Online