BEN YEDDER, DAI CAMPETTI DI FUTSAL ALL’ESORDIO CON GOL IN CHAMPIONS LEAGUE
Non capita tutti i giorni di esordire in
Champions League, la competizione per club più importante del mondo, e siglare il gol decisivo. È quello che è successo ieri a
Wissam Ben Yedder, calciatore francese del
Siviglia, che nella serata europea ha regalato i tre punti al club spagnolo: lungo traversone dalla destra, sponda di testa di
Vietto e zampata vincente di
Ben Yedder da pochi centimetri. Il sogno di qualsiasi giovane che si affaccia nel mondo del calcio. Ma la storia di Ben Yedder è tutt'altro che banale. Il francese, nato a
Sarcelles, piccolo comune dell'Île de France, da genitori tunisini, inizia a 10 anni a tirare i primi calci al pallone. Ma non su un campo in erba, bensì sui campetti da sala di futsal, nelle fila del
Garges Djibson Futsal di Garges-les-Gonesse. Il giovanissimo Wissam dimostra presto tutto il suo talento, tanto che nel curriculum figurano tre presenze nelle selezioni francesi di futsal, due con la nazionale “A” ed una con le “
Espoirs”, l’equivalente dell’U21. La prima esperienza con il calcio a 11 avviene nel 2007, quado viene notato dai dilettanti dell’
US Saint-Denise che gli danno una chance per mettersi in mostra. Due anni più tardi arriva la chiamata delll’
UJA Alfortville, club della banlieue parigina nelle cui fila il giovane franco-tunisino milita contemporaneamente alla sua carriera nel futsal. Ad Alfortville il tecnico
Azzedine Meguellati lo lancia in CFA, quarta divisione francese, a diciannove anni il piccolo Ben Yedder dimostra subito tutta la sua classe cristallina: gol alla prima partita, due reti ed un assist alla seconda. Le sue doti tecniche sono superiori alla media e dopo 9 reti e 16 assist in soli sei mesi, c'è la fila di pretendenti per strappargli un contratto da professionista:
Lille,
Monaco,
Tolosa, sono tutte interessate a lui. Il giocatore valuta tutte le opzioni e sceglie proprio il Tolosa, club noto in Francia per lanciare giovani talenti, abbandonando definitivamente il futsal. L'avvio in
Ligue 1 non è dei più semplici. In due anni, dal 2010 al 2012, colleziona appena 13 presenze, con un solo gol. Nella stagione successiva arriva la definitiva consacrazione. L'allora tecnico
Casanova lo sposta dal centrocampo all'attacco: in 34 presenze segna 15 reti, l'anno dopo altre 12. Segnerà in tutto 63 gol in 156 presenze. La stampa lo soprannomina
"Messi di Francia", sia per la sua bassa statura sia per la sua classe sopraffina. Nell'estate scorsa tanti i top club europei pronti a sborsare una grossa cifra per il francese. Alla fine se lo porta a casa il
Siviglia per una cifra intorno ai 9 milioni di euro. Ma come tutte le belle storie, non può mancare il lieto fine: ieri sera, alla soglia dei 26 anni, il francese calca per la prima volta in carriera un campo di Champions League, nel match contro il
Lione, coronando un'ottima prestazione con il gol vittoria. Ma il piccolo
Ben Yedder non vuole fermarsi qui: c'è ancora tempo per continuare a stupire, come ha sempre fatto, dal futsal alla Champions League.
Foto: sito ufficiale Siviglia