Era sbarcato in Italia da "Paperino", ora è in procinto di volare in Premier League da "Gastone". Tralasciando la mitica famiglia piumata griffata Disney, ci riferiamo a Yohan Benalouane, il versatile difensore francese naturalizzato tunisino che nelle ultime cinque stagioni ha calcato i campi della nostra massima serie.
Yohan sta per salutare l'Atalanta, cui lo legava un contratto fino al 2019, l'operazione con il Leicester è ormai arrivata allo scambio di documenti. Uno scenario che vi abbiamo svelato in assoluta esclusiva lo scorso 26 luglio, quando non vi era la benché minima traccia, e sulla quale vi abbiamo aggiornato nei giorni seguenti con dovizia di particolari. Fino alla definitiva accelerata di ieri, quando i Foxes hanno rilanciato formalizzando l'offerta da 7 milioni (oltre a qualche eventuale bonus) che ha fatto saltare il banco. La classica proposta indecente impossibile da rifiutare, a maggior ragione per un sodalizio di media levatura come l'Atalanta. Che per inciso, in proporzione, incasserebbe più da questa cessione che da quelle dei gioielli Daniele Baselli e Davide Zappacosta, passati al Torino a titolo definitivo per una cifra oscillante attorno agli 11 milioni più bonus.
Benalouane in Inghilterra troverà comunque uno spicchio d'Italia: a richiedere espressamente il suo acquisto è stato infatti Claudio Ranieri, il tecnico testaccino chiamato dalla proprietà il 13 luglio a succedere a Nigel Pearson: l'allenatore della promozione e della bella salvezza della scorsa annata, un autentico mammasantissima alle latitudini del King Power Stadium, sul cui destino ha però pesato la squallida vicenda che ha visto protagonista il figlio James, professione terzino, licenziato dal club lo scorso 17 giugno - unitamente ai compagni Tom Hopper e Adam Smith - in seguito allo scandalo consumatosi in Thailandia.
Tornando all’incipit del discorso, gli appassionati più attenti ricorderanno il singolare inizio dell’avventura nel bel paese del nostro personaggio del giorno. Nella notte tra il 30 e il 31 agosto del 2010, infatti, Yohan era virtualmente un giocatore della Juventus: Marotta e Paratici, alla prima sessione di mercato da dirigenti bianconeri, lo avevano scelto per completare la retroguardia a disposizione di Gigi Delneri (stagione che si sarebbe poi rivelata disastrosa). Ma poi qualcosa non andò per il verso giusto, si vociferò anche di un problema fisico, versione non realistica dato che alla seconda di campionato era già arruolabile. Quel che è certo è che il trasferimento a Torino non si concretizzò e Benalouane dovette accontentarsi di un bianconero meno nobile, quello del Cesena. Mentre la Juve virò infaustamente su Leandro Rinaudo, il cui apporto alla causa fu limitato ai 71 minuti contro il Cagliari, poi il nulla cosmico riempito da infortuni. Due estati più tardi Yohan vola al Parma: discreto l’anno e mezzo in Emilia che gli vale la chiamata dell’Atalanta nel gennaio del 2014, con la società orobica che il luglio seguente lo riscatta a titolo definitivo. E proprio a Bergamo il prestante specialista (186 cm per 81 kg) trova la miglior continuità e riesce ad imporsi all’attenzione generale.
In totale sono 95 le presenze accumulate in Serie A - con le tre succitate maglie - dall’interprete della Linea Maginot, 2 i gol all’attivo, realizzati rispettivamente in Parma-Pescara 3-0 del 30 marzo 2013 e Atalanta-Cesena 3-2 del 7 dicembre 2014.
Adesso per il duttile 28enne, impiegabile con profitto anche come esterno destro di un reparto a quattro, è tempo di misurarsi in una nuova realtà, la terza della sua carriera da professionista. Carriera che per tutta la prima parte si è sviluppata in Francia, dove il difensore è nato il 28 marzo del 1987 (a Bagnols-sur-Cèze) e si è formato come calciatore, prima nei vivai di Tricastin e Racing Blondel Bollène e poi al Saint-Etienne, il club della vita che si è spesso augurato di riabbracciare: naturale dopo un decennio di amore, sette anni di giovanili più tre in prima squadra, a far data dal debutto assoluto del 12 gennaio 2008, quando Laurent Roussey lo lanciò a sorpresa dal 1’ nella trasferta di Valenciennes.
Bei ricordi, ma acqua passata almeno per il momento: per Benalouane il presente presto si chiamerà Leicester.
Foto: Twitter Yohan Benalouane