Benitez: “Inter-Atalanta? Chi vincerà, avrà più chance di prendersi la Supercoppa”
31.12.2024 | 14:10
In una intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport ha parlato Rafa Benitez riguardo la Supercoppa e non solo. Queste le sue dichiarazioni:
Il 2024 è stato l’anno di quale squadra? E il 2025? “Dell’Inter, che ha stracciato il campionato. Dell’Atalanta che ha stravinto la finale di Europa League. Di Ancelotti che ha conquistato l’ennesima Champions League. Del Manchester City che si è imposto di nuovo nella Premier. Di Xabi Alonso e del suo Bayer, che in Bundesliga hanno stravolto i pronostici. Il 2025 sarà dell’Inter che è dominante: sei gol in casa della Lazio, poi tre al Cagliari. Ma anche dell’Atalanta, che pure in Champions sta riempiendo con la sua bellezza. E poi di Ancelotti, che sa cosa fare e come farlo, dopo aver superato le difficoltà recenti. E penso, infine, al Liverpool”.
La Supercoppa Italiana…“C’è la crema del calcio italiano, manca solo il Napoli. Inter-Atalanta è una semifinale di lusso, giocano le squadre che con gli azzurri stanno dando uno strappo alla A: non si sta lassù per caso, con 41 e 40 punti. Saranno loro a giocarsi lo scudetto ma è ancora presto per sbilanciarsi: sulla carta, leggendo gli organici, i campioni d’Italia hanno qualcosa in più ma la sfida promette divertimento. Lautaro ha ritrovato il gol, Thuram non l’ha mai perduto, Barella è un centrocampista di spessore internazionale, Calha raffinato regista e potrei continuare ancora. Peccato che nell’Atalanta non ci sia Retegui ma Gasperini ha sempre le soluzioni sorprendenti e vedo che De Ketelaere è esploso al fianco di Lookman, creando un tandem micidiale”.
È una finale anticipata? “Quella che uscirà vincente da Inter-Atalanta avrà qualche chance in più di prendersi la Supercoppa. Lo suggerisce l’andamento di questi mesi”.
Il Milan ha esonerato Fonseca e la Juve non riesce più a vincere “Un esonero lascia sempre in noi allenatori un pizzico di malinconia. Ma questo è il calcio. Leggendo da lontano, mi sembra che la decisione fosse nell’aria: insolito a pochi giorni dalla Supercoppa. Sulla Juve, i programmi a media-lunga scadenza hanno bisogno di mesi. È chiaro che per un club e un ambiente abituato a essere protagonista, questa situazione lascia un sapore amaro. Ma bisogna credere in ciò che si fa. Certo, diventa una partita strana ora, però Juve-Milan è una classica e va guardata”.