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BENJAMIN HENRICHS, VELOCITÀ E TECNICA IN CASA BAYER. CON LA BENEDIZIONE DI SCHMIDT

03.03.2017 | 09:30

Sono tanti i talenti presenti in Bundesliga, ma a brillare più degli altri ultimamente è Benjamin Henrichs. Il giovane, nato inizialmente come centrocampista, rappresenta uno dei migliori prospetti del calcio tedesco. Nato a Bocholt il 23 febbraio del 1997, inizia sin da piccolo a rincorre un pallone e all’età di 7 anni viene notato dal Bayer Leverkusen che lo aggrega subito nel proprio vivaio. Da quel momento in poi Le aspirine diventeranno la sua seconda famiglia. Il suo percorso di crescita è graduale, anno dopo anno il promettente ragazzo mette in mostra le proprie doti. Henrichs compie tutta la trafila, la società è soddisfatta dell’investimento fatto e il 20 settembre del 2015 arriva anche il debutto in prima squadra e in Bundesliga durante la gara persa per 3-0 contro il Borussia Dortmund. Dunque, dopo ben dodici lunghi anni di settore giovanile, giunge il tanto atteso momento dell’esordio tra i grandi. Ovviamente lo spazio a disposizione è ridottissimo, ma la sua prima stagione subisce un’impennata soprattutto dal mese di marzo in poi, quando il tecnico Roger Schmidt decide di utilizzarlo come terzino: una mossa che si rivelerà azzeccatissima, un’intuizione geniale. Henrichs ben presto diventa titolare inamovibile, un elemento imprescindibile. Termina la stagione, il Bayer si posiziona terzo in classifica ed accede direttamente alla fase a gironi di Champions League. Per il talento di origini ghanesi si tratta di un vero e proprio sogno.

Nel frattempo arrivano le prime convocazioni nelle varie Nazionali giovanili, l’estate scorsa partecipa con la Germania ai campionati europei Under 19 e si mette in evidenza sfoderando ottime prestazioni e una invidiabile personalità. Per i tedeschi il torneo non è particolarmente esaltante, ma il bilancio personale sorride a Henrichs. Inizia la nuova annata, Schmidt, suo vero mentore, lo conferma largo a destra nella linea difensiva, in quello che ormai diventa il suo nuovo ruolo. Velocità, sgroppate, polmoni e proiezione offensiva: il campo parla chiaro. In campionato la Werkself non ingrana la marcia giusta, ma in Europa la storia è differente e riesce a qualificarsi agli ottavi di finale come seconda alle spalle del Monaco nel Gruppo E. Nel frattempo Joachim Loew lo convoca in Nazionale maggiore in occasione della sfida con San Marino, gara valevole per le qualificazioni ai Mondiali del 2018 in Russia. Con intraprendenza e coraggio Henrichs debutta da titolare giocando tutti i 90′. La sfida termina 8-0 in favore della Mannschaft, ma a sorprendere è maggiormente la compostezza con cui il 20enne si destreggia sul rettangolo verde. A quel punto il suo nome compare sui taccuini di numerosi top club europei: dall’Inghilterra spuntano Manchester City, Manchester United e Chelsea, in Italia viene accostato a Juventus e Inter, mentre in patria è il solito Bayern Monaco a chiedere informazioni sul suo conto. L’entourage del duttile e polivalente esterno destro, abile a giocare anche sull’out mancino, finora ha sempre smentito ogni tipo di contatto spiegando che il ragazzo per ora non si muove. In effetti Henrichs ha davanti a sé un futuro roseo e ancora tutto da scrivere. Pertanto, non c’è alcuna fretta: per il classe 1997 questo è soltanto l’inizio. Le numerose pretendenti possono mettersi in fila ed attendere, il presente è al Bayer alla corte di Roger Schmidt.

Foto: Irish Mirror