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BENZEMA, IL PALLONE D’ORO DEL POPOLO

18.10.2022 | 13:30

Karim Benzema ha vinto ieri sera a Parigi il Pallone d’Oro 2022. Forse uno dei riconoscimenti più meritati e osannati dal grande pubblico del calcio, che ha praticamente trascinato il francese, al successo strameritato, dopo la grande stagione scorsa . Karim “The Dream”, dopo anni di lavoro sporco, di sacrificio, alle spalle di Cristiano Ronaldo, che si prendeva tutte le scene, ha finalmente potuto diventare la stella di questo Real Madrid. La Champions 2021-22, la 14a dei blancos, ha certamente la sua firma, A quasi 35 anni, diventa il secondo Pallone d’Oro più anziano della storia, secondo solo all’inglese Stanley Matthews che lo vinse a 41 anni, nel 1956. Ma era un altro calcio, altre storie, il premio era agli albori. Possiamo dire che nell’era moderna, Karim è in tyesta a questa classifica, che parla di saper aspettare la propria chance in carriera e nella vita, e con il lavoro e il sacrificio, i risultati si ottengono a qualsiasi età.
Ma come è arrivato Karim a questa straordinaria affermazione? Karim Mostafa Benzema è nato a Lione nel 1987. Di origini algerine, come il sio idolo Zidane, ha un carattere un po’ burrascoso, ma sa dare del tu al pallone. Cresciuto nelle giovanili del Bron, nel 2002 passa al settore giovanile del Lione, dove esplode.
Viene promosso in prima squadra nel 2005, e da lì comincerà la sua carriera straordinaria. Fino al 2009 gioca con i francesi, contribuendo alla vittoria di 4 campionati francesi di fila, 2 supercoppe e una Coppa di Francia. Totalizza 148 presenze, segnando 86 gol.
Nell’estate 2009, la chiamata del Real Madrid. E’ l’estate dei grandi colpi delle merengues, che ingaggiano Cristiano Ronaldo dal Manchester United e Kaka dal Milan per cifre folli. Il terzo colpo è questo di Benzema, pagato 35 milioni dal Lione. Il giovane francese veste la maglia numero 11, La prima stagione 2009-10, delude un po’, come tutto il Real del resto, segnando solo 9 gol. Ma dalla successiva, nonostanmte la concorrenza altissima e la convivenza con la super star Ronaldo, segna comunque 26 gol. La sua cerriera esplode. Benzema viene utilizzato come spalla al fuoriclasse portoghese, una sorta di play avanzato, dotato di ottimo piede, in grado di fornire giocate e assist per CR7.
E la scelta è vincente, perchè il Real vincerà praticamente tutto per anni. Ha vinto 4 campionati spagnoli, 4 supercoppe, 5 Champions League, di cui 3 di fila con Zidane in panchina, oltre che ai vari Mondiali per Club e Supercoppe Europee.
Benzema ha segnato 409 gol su 781 presenze al Real Madrid.
Ma i numeri sono eloquenti, nel 2016-17 e 2017-18, aveva segnato 12 e 16 gol, sempre per il discorso legato a Ronaldo. Con l’addio del portoghese, si può dire che è nata una nuova carriera per Karim. Nel 2018-19, segna 30 gol, poi 27, poi 32, per arrivare al 2021-22, l’anno del trionfo al Pallone d’Oro, dove realizza 44 gol: 27 in campionato, dove aouta il Real alla conquista della Liga, e ben 15 in Champions, dove aveva un record massimo di 7 gol. Il suo pallone d’Oro, Karim, lo vince dal marzo al maggio scorso, quando come il Re Mida, trasformava in oro ogni cosa che toccava.
Karim ha trascinato il Real Madrid prima con la tripletta al PSG, nel ritorno degli ottavi. E’ devastante ai quarti contro il Chelsea, detentrice della coppa: altra tripletta, e al ritorno, quando il Chelsea aveva ribaltato le sorti della qualificazione, il gol decisivo ai supplementari. E anche in semifinale, con il Manchester City, doppietta all’andata nella sconfitta per 4-3 in Inghilterra, e a segno al ritorno, nel gol qualificazione al 95′ su rigore ai supplementari.
In finale lascerà spazio ad altri, ma il Pallone d’Oro, in questi due mesi, era già stato assegnato praticamente, con i suoi 10 gol in 5 partite.
E’ stato il Pallone d’Oro del popolo, perchè Karim, se vogliamo, ha piegato la potenza degli sceicchi, che pretendono la Champions da anni, come il City e il PSG, annientandoli sotto i suoi gol. Ha trascinato un Real non favorito, all’ennesimo trionfo europeo. Un Real che sembrava dovesse uscire dalla Champions in qualsiasi turno, si è ritrovato, aggrappatosi al suo campione, a trionfare.
Benzema ha detto, alla cerimonia della consegna del trofeo: “Ogni ragazzo deve sognare di vincerlo, bisogna solo lavorare e farsi trovare pronto quando c’è l’occasione giusta”. Karim è stato un gregario per anni, ha vissuto il trionfo di altri, delle stelle, delle prime donne, ma ora è il suo momento.
Alla sua carriera c’è solo un neo, quello con la Nazionale, nel 2018, quando non c’era nella rosa dei Campioni del Mondo. Ma tra un mesetto, in Qatar, proverà a mettere a posto anche questa cosa.
Foto: twitter Ballon d’Or