La rivincita di Benzema: dai numeri da incubo a uomo della provvidenza. E quelle sirene di mercato…

Spalle larghe e testa bassa, prerogative di Karim Benzema. Mediaticamente sembra passata una vita dallo scorso 18 novembre, quanto l’attaccante francese finiva sul banco degli imputati per lo scialbo pareggio nel derby contro l’Atletico.

Tante le critiche piovute, non soltanto per la gara in sé ma per l’avvio di stagione da incubo dell’ex Lione: appena 2 le reti messe a segno fino ad allora, uno in Supercopa contro il Barça, il 16 agosto, il secondo siglato in Liga contro il Getafe, il 14 ottobre. Due sole marcature in 13 presenze complessive, per un totale di 937′ minuti. Numeri impietosi, che avevano scatenato una lunga scia di critiche per Benzema. Ma pian piano, Karim ha messo a tacere tutti: prima la doppietta rifilata all’Apoel, nei gironi di Champions, che ha permesso agli uomini di Zidane di staccare il pass per gli ottavi di finale; poi i pesanti gol in campionato contro Malaga, Betis, Alaves e Las Palmas; per finire, la ciliegina sulla torta: la super doppietta al Bayern Monaco, sotto gli occhi del Bernabeu, che ha gioito per i gol del ritrovato Benzema, assoluto protagonista della qualificazione delle Merengues alla terza finale di Champions consecutiva. E in attesa della magica notte di Kiev, quando i Blancos andranno a caccia dello storico tris, Benzema ha messo a tacere anche le numerose sirene di mercato che lo vedevano in procinto di lasciare Madrid. Il Real ha bisogno di questo Karim, quasi sempre decisivo nelle serate che contano. Lo sa bene Zidane, che proprio nei giorni scorsi ha chiuso la porta alla cessione del francese: “Benzema? Abbiamo bisogno di lui e farò tutto il possibile affinché non vengano attratti dalle voci che arrivano dall’esterno. Resterà con noi anche la prossima stagione”. Benzema e la rivincita da favola: dai numeri da incubo di inizio stagione a uomo della provvidenza per un Real che punta alla terza Champions di fila.

Foto: Twitter personale Benzema