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Bereszynski: “Alla Samp nessuno mi ha mai messo da parte. Mi ero perso, Ranieri punta sulla disciplina”

21.01.2020 | 11:21

Bartosz Bereszynski, terzino della Sampdoria, ha rilasciato un’intervista in patria al portale polacco sport.pl, nella quale ha analizzato la sua prima parte di stagione in maglia blucerchiata: “Sono abituato alle voci sul mio conto. Si diceva che un compagno avrebbe potuto soffiarmi il posto o che avrei lasciato il club. Non è successo niente del genere. Sono sempre stato in grado di conquistare il posto da titolare. Anzi, Fabio Depaoli del Chievo è arrivato nel club prima della stagione. Eravamo io e Jacopo Sala. Mi concentrai sulla competizione e dopo alcuni giorni di campo, ancora sotto Eusebio Di Francesco, ricevetti un segnale che l’allenatore contava su di me, voleva che giocassi. Alla fine, Sala è andato alla SPAL, e non sono mai stato messo da parte, nemmeno per un momento“.

Il periodo con Di Francesco

“Non voglio dare la colpa all’allenatore, perché soprattutto i calciatori dovrebbero prendersi la responsabilità dei risultati. Eravamo delusi, forse eravamo un po’ distratti. Ad ogni partita abbiamo cambiato l’impostazione tattica. Io questa cosa l’ho sentita in particolare, perché nel club giocavo al centro della difesa, mentre in Nazionale a sinistra. Da nessuna parte giocavo nel mio ruolo naturale. Mi ero perso, non è stato facile. Mi sentivo molto bene fisicamente in quel momento e non potevo farlo vedere completamente. La poca esperienza in quella posizione è emersa: movimenti, automatismi o decisioni. Di Francesco mi ha spiegato che aveva bisogno di me nel mezzo dove non avevo mai giocato prima. Non avevo molta scelta”.

Ora Ranieri

“Italiano, ma con zelo inglese. Ci alleniamo molto duramente durante la settimana. Corriamo otto chilometri in ogni allenamento, che è quasi uguale a quanto corriamo in partita. L’allenatore ha rinunciato un po’ alle sue tattiche. Innanzitutto, si è concentrato sulla difesa. Siamo tornati a giocare quattro. Per Ranieri, dobbiamo mostrare disciplina, impegno e preoccupazione per non commettere errori stupidi. Ciò ha portato a risultati migliori. Non siamo ancora in forma ottimale, ma ci siamo scossi e stiamo facendo progressi. Sono ottimista”.

Foto: Twitter Sampdoria