Berna come Baggio, 27 anni dopo: ecco le operazioni sull’asse Juve-Fiorentina

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A poco più di 27 anni di distanza dal clamoroso trasferimento di Roberto Baggio dalla Fiorentina alla Juventus, annunciato alla stampa da Antonio Caliendo, oggi presidente del Modena ma all'epoca procuratore del Divin Codino, un altro numero 10, Federico Bernardeschi, lascia la Viola per approdare nella Torino bianconera. Sia chiaro: il paragone tra Roby e Fede al momento si ferma qui, augurando a Berna di avvicinarsi il più possibile agli standard del campionissimo di Caldogno. Ma l'occasione è utile per riepilogare tutti i principali movimenti di mercato tra le due società, fermo restando che anche la situazione ambientale è ben diversa: all'epoca successe il finimondo, al punto che i Pontello poi cedettero la società ai Cecchi Gori, questa volta la cessione di Bernardeschi si inquadra nel clima di rivoluzione che regna sotto la Fiesole, con altri big già andati via (Borja Valero, Ilicic più Gonzalo Rodriguez a parametro zero) e altri che – con ogni probabilità - lasceranno a stretto giro di posta (Vecino, Kalinic). Il tutto a corredo del clima arroventato che ha portato i Della Valle a fine giugno a dischiararsi pronti a passare la mano in presenza di un progetto serio. Tornando all’asse sul mercato, Giuliano Sarti e Kurt Hamrin furono tra i primi a vestire entrambe le maglie, sia pur non consecutivamente, mentre negli Anni 80 Cuccureddu e Gentile passarono dalla Signora al club gigliato, seguiti nel decennio successivo da Renato Buso, Stefano Pioli, Massimo Orlando, Pasquale Bruno (che prima si era fatto amare dai tifosi del Toro) e Gianluca Luppi. Mentre nel 1999 il Trap (grande doppio ex della panchina, come Ranieri) chiede e ottiene dalla Juve Torricelli, seguito un anno dopo da Di Livio. Con l’avvento dei Della Valle arrivano a Firenze - tra comproprietà e prestiti - Miccoli, Maresca e Chiellini, mentre Bojinov poco dopo compie il tragitto inverso, con Mutu che invece lascia la Juve nella famigerata estate del 2006 per sposare la causa viola. Nel 2009 l’operazione Felipe Melo: 25 milioni nelle casse della Fiorentina che Madama forse ancora rimpiange. Tra gli altri calciatori che hanno indossato entrambe le casacche si ricordano tra gli altri i vari Amauri, Storari, Vieri, Aquilani, Toni, Cristiano Zanetti, Ruben Olivera e Sissoko. Nell’estate del 2012 il pastrocchio Berbatov incrinò (per cinque anni) i rapporti sul mercato tra le due società, non a caso la proprietà viola l’anno dopo alzarono il muro per Jovetic, agevolando il suo approdo al Manchester City. Adesso, con il trasferimento di Bernardeschi, operazione da noi raccontatavi in esclusiva fino alla definizione, crolla il muro tra Fiorentina e Juve. Foto: zimbio.com