Bernardeschi, prima volta al Franchi da nemico. E quei precedenti sull’asse Firenze-Torino…
Domani sarà un giorno particolare per
Federico Bernardeschi. L'esterno offensivo della
Juve tornerà per la prima volta al "Franchi", da avversario della
Fiorentina. La rivalità tra i due club, come noto, è storica. Non è certo un caso che nel capoluogo toscano la sfida contro i bianconeri è definita
"La Partita". Un incontro ricco di emozioni e di significati, sempre speciale per entrambe tifoserie e che domani lo sarà ancora di più per un giocatore in particolare. Ovviamente stiamo parlando proprio di Federico Bernardeschi, che in estate ha lasciato la
Fiorentina per sposare il progetto di
Max Allegri e della Vecchia Signora. E domani, il classe '94 tornerà per la prima volta allo stadio "Artemio Franchi" da avversario. L'accoglienza, probabilmente, non sarà delle più affettuose, considerando che il popolo viola reputa un vero e proprio tradimento il trasferimento in bianconero. Ma
Bernardeschi non è certo il primo giocatore che ha salutato la
Viola per trasferirsi sotto la Mole. A dispetto dell'acerrima rivalità tra i due club, infatti, si tratta di una situazione già capitata in passato, con numerosi giocatori - anche di un certo calibro - che hanno lasciato Firenze per vestire il bianconero, e viceversa. Il trasferimento più clamoroso, con ogni probabilità, è quello di
Roberto Baggio, che nel 1990 passò dalla
Fiorentina alla
Juventus. Idolo incontrastato della tifoseria viola, il Divin Codino si trasferì alla Juve nell'estate del Mondiale italiano. A Torino vincerà scudetto, Coppa UEFA e Pallone d'Oro, ma la Fiorentina gli rimarrà per sempre nel cuore, come dimostra il celebre rigore "rifiutato" nel 1991 al Franchi. Impossibile non nominare anche
Giorgio Chiellini: toscano DOC e cresciuto nel Livorno, club della sua città-natale, Chiellini viene acquistato dalla Juventus nel 2004, ma subito ceduto in prestito alla Fiorentina, club con il quale fa il suo esordio in Serie A. Disputa un'ottima stagione in viola, conquistando i tifosi e anche la nazionale, poi sbarca a Torino e diventa una colonna bianconera. Nel 2009 fu il turno di
Felipe Melo, che dopo una brillante stagione a Firenze, viene acquistato dalla Juve. A Torino, tuttavia, il roccioso centrocampista non riuscirà mai ad esprimersi ad altissimi livelli e verrà ceduto al Galatasaray dopo un paio di annate in chiaroscuro. Nel 2015 la Juventus strappa al club gigliato anche il portiere
Neto. Dopo un quadriennio a Firenze durante il quale stabilisce anche il record di imbattibilità assoluto del club (702 minuti), lo specialista brasiliano decide di non rinnovare il contratto con i viola e di trasferirsi a Torino come vice di Buffon. Utilizzato soprattutto in Coppa Italia, saluta dopo due stagioni passando al Valencia. Fece il percorso inverso, invece,
Antonello Cuccureddu: nel 1981, dopo 12 stagioni in bianconero durante le quali vince sei scudetti, una Coppa Italia e una Coppa UEFA, rivelandosi prezioso per la sua straordinaria duttilità tattica, saluta Torino e si accasa a Firenze. Tre anni dopo Cuccureddu, la stessa scelta la fece
Claudio Gentile, nel 1984: un'altra figura storica della Juve di
Giovanni Trapattoni che passa agli storici rivali viola. Così come
Moreno Torricelli, che dopo aver vinto tutto con la Vecchia Signora tra il 1992 e il 1998, seguì il
Trap in Toscana, vestendo la maglia viola per quattro stagioni. Un altro protagonista del passaggio sull'asse Torino-Firenze fu
Angelo Di Livio: protagonista del ciclo d'oro della Juve di
Marcello Lippi, Di Livio sbarca a Firenze nel 1999 e nonostante il passato bianconero si conquista l'affetto della tifoseria viola. Ora tocca a Bernardeschi tornare per la prima volta al Franchi, da nemico.
Foto: Twitter ufficiale Juventus