Bernat: “Devo delle scuse a un allenatore. Normale che tutti vogliano Neymar e Mbappé”

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Juan Bernat è tornato tra i convocati della Nazionale spagnola per le sfide contro Norvegia e Svezia, sfruttando l'infortunio di Jordi Alba. Il laterale del PSG ha rilasciato una lunga intervista a Marca nella quale, tra le altre cose, ha parlato del suo ruolo e di due compagni di altissimo rilievo come Neymar e Mbappé: "Mi sento davvero bene. Mi sono allenato molto quest'estate, sia fisicamente che mentalmente, e finora le cose sono andate molto bene per me. Al Bayern non ho avuto molto minutaggio e ho subito diversi infortuni. Se non giochi, non è logico che tu venga selezionato per la Nazionale spagnola, perché  il livello qui è molto alto. Ora però ho trovato il mio posto a Parigi. Sono molto felice. La mia posizione preferita, ora, è quella del 3, il terzino sinistro. Un allenatore delle giovanili ci aveva già provato. A me però l'idea non piaceva e, se mi ci mettevo, lo facevo controvoglia. Alla fine mi sono adattato. È vero che il calcio è cambiato molto, che oggi le squadre sono molto più offensive e attaccano quasi sempre. Anche di più in squadre come Bayern o PSG. Con quell'allenatore non ho più parlato. La verità è che gli devo delle scuse. Vicente Mir, è stato il primo. Ho pensato che lì non avrei potuto giocare bene, che non era la mia posizione. E guarda caso, aveva ragione lui. Modelli? Jordi Alba, che è anche mio amico. Un altro è Marcelo, un terzino sinistro formidabile. E un altro da cui ho imparato molto è David Alaba. La vicenda Neymar? Sono cose che accadono. Il mercato era aperto, ma alla fine Neymar è rimasto con noi. È un giocatore di livello mondiale. Per un po' l'ho visto più fuori che dentro al club, per tutto ciò che la stampa diceva. Fino alla fine del mercato, poteva succedere di tutto. Il finale è stato invece il migliore per noi. Fa la differenza, come Mbappé. Nella prima partita, appena tornato, ha segnato un goal. Poi anche contro il Lione è stato decisivo. Ha la palla attaccata al piede, gli piace giocare così. È difficile togliergliela. Mbappé? In corsa è inarrestabile. Se parte, sei perso. Quando ha spazi è molto difficile fermarlo. Con la forza che ha, è praticamente impossibile. O anticipi, o non c'è niente da fare. È normale che i grandi club li vogliano, ma sono con noi e spero rimarranno sempre con noi". Foto: Le10sport