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Biraghi, quel Ferragosto di fuoco e la risposta ai super critici

15.10.2018 | 00:23

Cristiano Biraghi non sarà il nuovo Roberto Carlos, ma di sicuro un signor terzino sinistro. Al punto che la stessa Inter, come già segnalato, lo sta seguendo con attenzione e nostalgia, non escludendo il tentativo di riportarlo alla base la prossima estate, visto che ne ha controllato a lungo il cartellino. Le nostre considerazioni ovviamente non sono condizionate dal gol, pesantissimo, che ha consentito all’Italia di vincere in Polonia e di allontanare quello che sarebbe stato un incubo (ovvero la retrocessione in B). A noi vengono in mente alcune considerazioni di 14 mesi fa, a Firenze e dintorni. Era il giorno di Ferragosto 2017 quando la Viola decise di investire su un ragazzo di talento, ma che non aveva avuto il ritorno necessario rispetto alle sue qualità. Al punto che era stato costretto ad andare all’estero (comunque nella Liga a Granada, non certo nel campionato di nessuno) per rimettersi in gioco. Alcuni ipercritici che giudicano in base a rancori personali avevano bocciato Biraghi senza neanche conoscerlo, probabilmente senza averlo visto in foto, figuriamoci giocare… Sono le sentenze al buio di chi parla e sparla per poi aggiungere “io l’avevo detto”. Ma cosa? Esattamente il contrario, soprattutto ora che è facile salire sul carro di Biraghi.

 

Foto: Twitter ufficiale Vivo Azzurro