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Boateng, Barillà e i loro soci del Monza: non è soltanto una questione di protocollo

30.04.2021 | 11:43

Si sta facendo troppa filosofia sulla vicenda degli otto calciatori del Monza, Boateng e Barillà compresi, che hanno deciso – nel momento più importante della stagione – di andare a fare un giro a Lugano per una puntatina al casinò. Una scelta poco rispettosa del club e di tutti i compagni che la gita l’avevamo evidentemente rinviata a fine stagione. Dal nostro punto di vista non è troppo importante memorizzare il via libera della Figc e dell’ATS, la storia dei protocolli e dell’evidente rispetto delle regole. Per noi è molto più importante memorizzare il seguente concetto: quando ritieni più importante andare in Svizzera, anche per mezz’ora o dieci minuti, infischiandotene del club che ti paga ogni mese lautamente – e magari esageratamente in proporzione ai risultati ottenuti – non è il rispetto del protocollo che conta. Ma il rispetto verso il club che non c’è, quindi ci aspettiamo una decisione del Monza che tenga conta di tutto questo. Certe cose non si dimenticano con una semplice multa: ci rendiamo conto che siano in arrivo due partite decisive nel giro di pochi giorni, ma è ancor più decisivo il comportamento di 8 tesserati che hanno deciso di andare a fare una gita sul lago con tanto di puntatina al… casinò. Poi il Monza è libero di fare ciò che ritiene, anche di schierarli tutti e 8 titolari come se nulla fosse accaduto…

 

FOTO: Boateng Twitter Monza