Boateng: “Darò tutto per la Fiorentina, bellissima l’accoglienza. Su Chiesa e l’esperienza al Barça…”
06.08.2019 | 16:37
In casa Fiorentina è stato presentato il nuovo arrivo, Kevin Prince Boateng. Queste le sue dichiarazioni in conferenza stampa: “Io mi sono sempre divertito a stare davanti o a giocare di punta. Io mi vedo sempre lì, in quel ruolo. Penso che sia anche l’idea del mister. Dopo se faccio la punta o il centrocampista, io sono a disposizione e per il mister è buono avere un giocatore che possa fare tante cose. Le motivazioni a 32 anni le trovo da solo, però il progetto che Pradè mi ha presentato chiamandomi tante volte, dicendomi di volermi qua, mi è piaciuto. Ci sono tanti giocatori giovani e per me è un’altra motivazione. Ci sono 3-4 calciatori molto forti. Io voglio giocare tanto e voglio lasciare qualcosa di bello. Voglio giocare bene per i miei figli perché non posso fare figure di m… Nei primi mesi dell’anno scorso ho giocato bene poi in sei mesi non ho giocato anche se l’esperienza è stata bellissima. Non avevo soddisfazione a giocare però e per questo ci sono molte motivazioni. Ho la fiducia del mister e dei dirigenti. Io voglio divertirmi e far divertire i tifosi e la squadra, che non si è divertita l’anno scorso. Per tutti deve essere bello venire a vedere la Fiorentina e speriamo di poter festeggiare insieme. Il progetto? Mi hanno detto che ci sono tanti giovani e che vogliono fare una squadra che possa crescere insieme. Una squadra come la Fiorentina deve vincere, un giorno. Non so se sarà presto e quindi con me o no. L’accoglienza dei tifosi? Con i tifosi ho sempre qualche dubbio perché ho cambiato spesso la squadra. Non è facile essere amato, ma li devo ringraziare perché mi hanno preso e abbracciato subito. La mia scelta? Tutti sanno che io potevo tornare in Germania. Mi hanno però convinto Barone e Pradè, anche se ho fatto una scelta anche per mia moglie e il mio bambino. Io amo l’Italia e mi hanno detto che qui si mangia bene. Chiesa? E’ stato subito molto aperto con me. Tutti parlavano di lui e mi dicevano che è forte, quando l’ho visto in allenamento posso dire solo che è ancora più forte. Se lui ha la testa giusta non lo può fermare nessuno. Sono contentissimo che rimanga qua perché può cambiare la nostra stagione. Ci capiamo fuori e dentro al campo. Il numero di maglia? La maglia numero 10. Conosco l’importanza di questa maglia e voglio dimostrare di essere venuto per fare grandi cose. Mi porto grandi responsabilità sulle spalle e sono felice. L’esperienza al Barcellona? Ho avuto la possibilità di allenarmi con grandi calciatori, anche con Messi con cui se giochi contro perdi sempre. Sono triste che non è andata come volevo ma mi sono portato dietro tante cose che ho imparato. Una cosa che non mi manca è la personalità. Voglio aiutare e prendermi più responsabilità possibile. Le pressioni possono darle a me. La Fiorentina dell’anno scorso era in difficoltà ma non pensiamo al passato. Ho fatto tante cose di cui non sono orgoglioso e ora voglio guardare al futuro e fare tante cose al meglio. Il razzismo nel calcio? Sicuramente non sono stati fatti passi in avanti. Non è migliorato niente né qua, né in Germania né in Inghilterra. Voglio fare tante cose e le possiamo fare insieme. Vlahovic? E’ fortissimo anche lui. Ha dei colpi che non fanno in tanti. Fisicamente è fortissimo e può diventare molto importante. Mi ricorda un po’ Ibrahimovic anche perché alza le gambe come lui. Voglio tenerlo d’occhio e può aiutare questa squadra. Non credo che ancora sappia di poter diventare subito forte e io voglio dirgli che può cambiare le partite subito. Lirola? Ha imparato tantissimo da quando lo conosco. E’ uno dei migliori terzini della Serie A. Ha fatto tanti assist e dei gol. E’ velocissimo. Quando sbaglia riesce a recuperare sempre. E’ un elemento molto importante per questa squadra. Uno che a 32 anni fa le stupidaggini di quando ne aveva 22 sarebbe uno scemo. Prima ero giovane ed ero un po’ pazzo. Voglio essere un esempio per i più giovani facendo le cose sempre con la testa giusta”.
Foto: Fiorentina Twitter