Boateng: “Quando vidi Messi allenarsi volevo ritirarmi. Ronaldo? Esempio di professionismo”
Kevin Prince Boateng, centrocampista del
Monza, ha ripercorso la sua carriera da calciatore ai microfoni di Linea Diletta su
Dazn. Queste le parole del giocatore che ha toccato diversi temi:
"Allenarmi con Messi mi ha lasciato senza parole: avevo sempre detto che Cristiano Ronaldo era il più forte del mondo, ma Messi è un’altra cosa, non è normale. Mi allenavo con lui e, per la prima volta nella mia carriera, mi sentivo scarso: faceva delle robe incredibili, mi veniva voglia di dire: lascio perdere, smetto di giocare, mi ritiro”. Su
Cristiano Ronaldo: "
Cr7 è un esempio di professionista perfetto. Su come portare alla perfezione un determinato lavoro. E' straordinario, io credo che sarà competitivo ancora per tanti anni". Sulla carriera:
“Cambierei parte del mio passato: spesso mi sono affidato solo al mio talento e, col talento che ho, senza essere arrogante, avrei potuto fare molto di più. Anche se ho fatto comunque una bella carriera. Ecco, col mio talento e la professionalità di Ronaldo, avrei vinto tanto ancora”. Periodo nero del 2010:
“Dopo il fallo su Ballack, con l'infortunio che lo costrinse a saltare il Mondiale, io e la mia famiglia abbiamo ricevuto critiche, insulti, minacce: è stato un momento davvero buio, ho pensato anche di smettere di giocare perché non volevo vivere tutto questo. Però quell’esperienza mi ha fatto crescere”. Infine sul Monza:
"A Monza ho rispetto per i miei compagni, loro mi rispettano. Io porto esperienza, certo tanti ragazzi mi dicono che hanno impressione a vedermi nello spogliatoio: ma questo li aiuta a crescere, avere campioni in spogliatoio ha aiutato anche me quando ero ragazzo”. Foto: Twitter Monza