Boban: “Spalletti grande tecnico, ma Pioli non è una seconda scelta. Su Giampaolo dette sciocchezze”

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Il Milan ha scelto per il cambio di guida tecnica: fuori Marco Giampaolo, che aveva finora collezionato nove punti in sette giornate, dentro Stefano Pioli. Una decisione importante compiuta dalla dirigenza rossonera, che nel frattempo aveva sondato anche l'ipotesi Luciano Spalletti. Di questo ha parlato Zvonimir Boban, Chief Football Officer del Diavolo, alla Gazzetta dello Sport: "Lavoro per far tornare grande il Milan e bisogna lottare, lavorare tutti insieme. È quello che facciamo. Non abbiamo la bacchetta magica. Paolo Maldini e io cerchiamo di aiutare il club a tornare in alto con il nostro sapere calcistico. Per ora non è andata tanto bene, ma c'è spazio per migliorare. Pioli era la soluzione migliore sul mercato, non è una seconda scelta. Abbiamo valutato due situazioni. Spalletti è un grande tecnico ma questo non vuol dire che Pioli sia una seconda scelta. E infatti non lo è. Pioli è un uomo forte, ha buone idee di calcio, è subentrato tante volte facendo bene. Normalizzatore? Non direi. È un pragmatico, anche per questo riesce a prendere squadre in corsa raggiungendo buoni risultati. Adesso sta studiando i giocatori. Ripartiamo da un allenatore esperto che farà le sue valutazioni. Molti giocatori cresceranno. Con Giampaolo ci siamo lasciati in maniera normale, con eleganza direi. È una bravissima persona. Nel mondo del calcio succedono queste cose. Giampaolo è bravo, ma abbiamo scelto di cambiare tutti insieme per il bene del Milan. Noi abbiamo guardato il prodotto: il campo decide e infatti ha deciso. Provato a imporre la formazione a Giampaolo? Sono sciocchezze. Confrontarsi e avere opinioni diverse è normale, ma io e Maldini non ci siamo mai permessi e mai ci permetteremo di fare cose del genere. Il rispetto dei ruoli è sacro. Visioni diverse con Maldini su Giampaolo? Ma per favore... Del mercato di gennaio non abbiamo proprio parlato. Non è il momento, quando lo sarà faremo le valutazioni con l'allenatore e vedremo. Né Paolo né io ci siamo mai sottratti alle responsabilità. E non lo faremo neanche ora. Proveremo a fare un buon lavoro e se non ci riusciremo magari verrà qualcuno più bravo di noi". Foto: BBC